Nel partecipare con il presente intervento al Convegno in memoria del Prof. Angelo Beretta, trovo necessario premettere che mi sento doppiamente coinvolto, in primo luogo perché l'incarico che svolgo attualmente é stato da lui assolto nei primi anni del Magistero, per cui la figura del mio predecessore resta per molti versi un modello, non solo per la levatura professionale ma anche per la sua profonda carica umana. Un secondo punto di collegamento con il Prof. Beretta mi deriva dall'aver svolto con lui la mia prima ricerca sul campo, un'esperienza concernente l'immagine dello psicologo nella realtà socio-culturale sarda.La partecipazione a tale ricerca ha costituito il mio approccio alla correttezza del metodo sperimentale, unita però ad una sensibilità di lettura dei dati che li trasformava in elementi non sterili o rigidamente convergenti. Ma non è solo in tale ambito che poteva essere un più che valido maestro, lui che parlava dello psicologo come operatore psico-sociale quando ancora pochi avevano le idee chiare su tale figura e sul merito delle future estrinsecazioni di tale ruolo.Il presente intervento prende lo spunto da tale esperienza per affrontare la tematica della psicologia nella scuola, non tanto nell'ottica dello psicologo scolastico quanto in quella delle altre figure che a vario livello se ne occupano, e in particolar modo in quella dell'operatore psicopedagogico.
L'Operatore psicopedagogico: specificità e ambiguità di un ruolo / Nuvoli, Gianfranco. - 2:(1987), pp. 91-97. (Intervento presentato al convegno La psicologia: modelli interpretativi per le scienze mediche e pedagogiche: atti del Convegno in memoria di Angelo Beretta).
L'Operatore psicopedagogico: specificità e ambiguità di un ruolo
Nuvoli, Gianfranco
1987-01-01
Abstract
Nel partecipare con il presente intervento al Convegno in memoria del Prof. Angelo Beretta, trovo necessario premettere che mi sento doppiamente coinvolto, in primo luogo perché l'incarico che svolgo attualmente é stato da lui assolto nei primi anni del Magistero, per cui la figura del mio predecessore resta per molti versi un modello, non solo per la levatura professionale ma anche per la sua profonda carica umana. Un secondo punto di collegamento con il Prof. Beretta mi deriva dall'aver svolto con lui la mia prima ricerca sul campo, un'esperienza concernente l'immagine dello psicologo nella realtà socio-culturale sarda.La partecipazione a tale ricerca ha costituito il mio approccio alla correttezza del metodo sperimentale, unita però ad una sensibilità di lettura dei dati che li trasformava in elementi non sterili o rigidamente convergenti. Ma non è solo in tale ambito che poteva essere un più che valido maestro, lui che parlava dello psicologo come operatore psico-sociale quando ancora pochi avevano le idee chiare su tale figura e sul merito delle future estrinsecazioni di tale ruolo.Il presente intervento prende lo spunto da tale esperienza per affrontare la tematica della psicologia nella scuola, non tanto nell'ottica dello psicologo scolastico quanto in quella delle altre figure che a vario livello se ne occupano, e in particolar modo in quella dell'operatore psicopedagogico.File | Dimensione | Formato | |
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