La complessità delle relazioni tra gli ecosistemi presenti nel pSIC Stagno e Ginepreto di Platamona, nonché la presenza di forti pressioni antropiche interne ed esterne all'area indicata richiede la realizzazione e attuazione di un attento Piano di Gestione. Infatti, la forte pressione turistica e quella legata all'agricoltura nelle aree adiacenti, deve essere continuamente monitorata e valutata, non solo come strumento di controllo, ma per il tipo e la natura di emissioni di sostanze negli ecosistemi naturali già notevolmente degradati e fortemente minacciati. La base di conoscenza presenta una serie di importanti studi soprattutto legati alla flora e vegetazione, con rappresentazioni cartografiche e numerosi transetti, che bene descrivono le comunità ed habitat presenti, ma poco dicono sulle loro condizioni, capacità di rigenerazione, inerzia e resilienza (Chiappini, 1962, 1963; Giau, 1986; Mayer, 1995; Satta 2002) Attraverso l'uso del GIS è stato possibile creare anche una rete di connessioni e relazioni dinamiche dal punto di vista della gestione del pSIC, utilizzando dal punto di vista pratico gli studi ecologici proposti, finalizzandoli alla conservazione e tutela degli habitat e specie non solo indicate nella Direttiva Habitat 92/43/CEE, ma anche le altre entità di interesse nazionale e regionale.
Realizzazione di sistema territoriale per la gestione e valorizzazione del pSIC stagno e ginepreto di Platamona (Sardegna nord-occidentale) / Satta, Vincenzo. - (2004). (Intervento presentato al convegno Ecologia quantitativa: metodi sperimentali, modelli teorici, applicazioni: atti del 13. Congresso nazionale della Società Italiana di Ecologia).
Realizzazione di sistema territoriale per la gestione e valorizzazione del pSIC stagno e ginepreto di Platamona (Sardegna nord-occidentale)
Satta, Vincenzo
2004-01-01
Abstract
La complessità delle relazioni tra gli ecosistemi presenti nel pSIC Stagno e Ginepreto di Platamona, nonché la presenza di forti pressioni antropiche interne ed esterne all'area indicata richiede la realizzazione e attuazione di un attento Piano di Gestione. Infatti, la forte pressione turistica e quella legata all'agricoltura nelle aree adiacenti, deve essere continuamente monitorata e valutata, non solo come strumento di controllo, ma per il tipo e la natura di emissioni di sostanze negli ecosistemi naturali già notevolmente degradati e fortemente minacciati. La base di conoscenza presenta una serie di importanti studi soprattutto legati alla flora e vegetazione, con rappresentazioni cartografiche e numerosi transetti, che bene descrivono le comunità ed habitat presenti, ma poco dicono sulle loro condizioni, capacità di rigenerazione, inerzia e resilienza (Chiappini, 1962, 1963; Giau, 1986; Mayer, 1995; Satta 2002) Attraverso l'uso del GIS è stato possibile creare anche una rete di connessioni e relazioni dinamiche dal punto di vista della gestione del pSIC, utilizzando dal punto di vista pratico gli studi ecologici proposti, finalizzandoli alla conservazione e tutela degli habitat e specie non solo indicate nella Direttiva Habitat 92/43/CEE, ma anche le altre entità di interesse nazionale e regionale.File | Dimensione | Formato | |
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