Si vogliono presentare alcuni fra i materiali più significativi, recuperati nel corso delle prospezioni subacquee condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro (direzione dei lavori M. C. Satta), dal 21 giugno al 2 luglio del 2004, lungo la costa bosana.L’indagine s’inquadrava all’interno di una ricerca di più ampio respiro, sulle origini di Bosa, condotta sia in terra che sottacqua, in ambiente fluviale e marino. L’obiettivo era la ricerca di elementi attestanti le peculiarità socio-economiche e commerciali dell’insediamento antico nella prospettiva della salvaguardia e della tutela del patrimonio archeologico “a rischio” di danneggiamento e trafugamento.Nel corso dei lavori, per quanto riguarda le prospezioni subacquee in ambiente marino, si è proceduto alla verifica di numerose segnalazioni e nel caso di materiali esposti a particolare “rischio” se ne è effettuato il recupero. Nei mesi successivi del 2005 vennero completate le necessarie operazioni di restauro dei materiali rinvenuti, iniziate immediatamente dopo la conclusione dei lavori.
Macine granarie dal mare di Bosa (Sardegna): produzione, diffusione e commercio / Satta, Maria Chiara; Lopez, Giuseppa. - 37.2:(2010), pp. 1325-1355. (Intervento presentato al convegno L'Africa romana: i luoghi e le forme dei mestieri: atti del 18. Convegno di studio).
Macine granarie dal mare di Bosa (Sardegna): produzione, diffusione e commercio
Lopez, Giuseppa
2010-01-01
Abstract
Si vogliono presentare alcuni fra i materiali più significativi, recuperati nel corso delle prospezioni subacquee condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro (direzione dei lavori M. C. Satta), dal 21 giugno al 2 luglio del 2004, lungo la costa bosana.L’indagine s’inquadrava all’interno di una ricerca di più ampio respiro, sulle origini di Bosa, condotta sia in terra che sottacqua, in ambiente fluviale e marino. L’obiettivo era la ricerca di elementi attestanti le peculiarità socio-economiche e commerciali dell’insediamento antico nella prospettiva della salvaguardia e della tutela del patrimonio archeologico “a rischio” di danneggiamento e trafugamento.Nel corso dei lavori, per quanto riguarda le prospezioni subacquee in ambiente marino, si è proceduto alla verifica di numerose segnalazioni e nel caso di materiali esposti a particolare “rischio” se ne è effettuato il recupero. Nei mesi successivi del 2005 vennero completate le necessarie operazioni di restauro dei materiali rinvenuti, iniziate immediatamente dopo la conclusione dei lavori.File | Dimensione | Formato | |
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