Gli scavi archeologici che annualmente si svolgono nell’area cosiddetta del Cronicario, presso il moderno centro urbano di Sant’Antioco, parzialmente indagata dalla Soprintendenza archeologica per le province di Cagliari e Oristano tra il 1983 e il 1986, interessano com’è noto una parte dell’abitato fenicio e punico della città diSulky, laSulciromana. L’acquisizione di un nuovo terreno prospiciente la vecchia area ha consentito la ripresa nel 2001 delle ricerche sul campo, che interessano il settore che su due lati si ricongiunge all’area archeologica a forma di L indagata in precedenza, contribuendo a definire in maniera più coerente l’organizzazione urbanistica dell’insediamento antico. Inoltre proprio da questa nuova area di indagine provengono i ritrovamenti che consentono di precisare la maggiore antichità della fondazione diSulkyrispetto agli altri insediamenti fenici sardi, tra i quali la coppa di provenienza tiria datata tra il 780 e il 770 a.C.Nell’ambito di tali ricerche è stato possibile portare a compimento l’esplorazione stratigrafica del vano II E, analizzato in profondità fino alla messa in luce della roccia vergine sulla quale si sono impostati tutti i livelli antichi.Seppur ancora in una fase embrionale di studio, si possono proporre alcune considerazioni inerenti soprattutto le fasi di vita di età romana, che contribuiscono ad ampliare le conoscenze note sulmunicipium Sulcitanum.
Nuove strutture abitative dall'insediamento di Sulci (Sant'Antioco) / Pompianu, Elisa. - 34:(2008), pp. 265-278. (Intervento presentato al convegno Epigrafia romana in Sardegna tenutosi a Sant'Antioco nel 14-15 luglio 2007) [10.1400/105048].
Nuove strutture abitative dall'insediamento di Sulci (Sant'Antioco)
Pompianu, Elisa
2008-01-01
Abstract
Gli scavi archeologici che annualmente si svolgono nell’area cosiddetta del Cronicario, presso il moderno centro urbano di Sant’Antioco, parzialmente indagata dalla Soprintendenza archeologica per le province di Cagliari e Oristano tra il 1983 e il 1986, interessano com’è noto una parte dell’abitato fenicio e punico della città diSulky, laSulciromana. L’acquisizione di un nuovo terreno prospiciente la vecchia area ha consentito la ripresa nel 2001 delle ricerche sul campo, che interessano il settore che su due lati si ricongiunge all’area archeologica a forma di L indagata in precedenza, contribuendo a definire in maniera più coerente l’organizzazione urbanistica dell’insediamento antico. Inoltre proprio da questa nuova area di indagine provengono i ritrovamenti che consentono di precisare la maggiore antichità della fondazione diSulkyrispetto agli altri insediamenti fenici sardi, tra i quali la coppa di provenienza tiria datata tra il 780 e il 770 a.C.Nell’ambito di tali ricerche è stato possibile portare a compimento l’esplorazione stratigrafica del vano II E, analizzato in profondità fino alla messa in luce della roccia vergine sulla quale si sono impostati tutti i livelli antichi.Seppur ancora in una fase embrionale di studio, si possono proporre alcune considerazioni inerenti soprattutto le fasi di vita di età romana, che contribuiscono ad ampliare le conoscenze note sulmunicipium Sulcitanum.File | Dimensione | Formato | |
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