Le vicende relative alla pesca nel Mediterraneo non hanno ricevuto dagli storici italiani quelle attenzioni che gli stessi hanno invece dedicato alle plurisecolari attività dell' agricoltura e della pastorizia, non a torto considerate settori fondamentali e trainanti dell' economia preindustriale.Anche la più recente storiografia, mentre sembra rivolgere una rinnovata attenzione agli studi di storia marittima in senso lato, continua a destinare all'indagine sulla pesca - ad eccezione di taluni lavori specialistici riferiti soprattutto al tonno e al corallo - un ruolo relativamente marginale, su cui probabilmente pesa l'oggettiva difficoltà di reperire riscontri significativi tra le fonti documentarie dei nostri archivi.Considerate queste premesse, il convegno suLa pesca nel Mediterraneo Occidentale(Bosa 23-24 settembre 1994), organizzato dalla cattedra di Storia Economica della facoltà di Scienze Politiche, Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari, ha voluto tenere conto tanto dell' esigenza di effettuare una prima ricognizione sullo stato delle ricerche e degli studi condotti fino a quel momento, quanto avviare un'indagine comparata che, partendo dalla centralità geografica della Sardegna, desse vita a un più ampio confronto, tematico e metodologico, tra le diverse realtà italiane e quelle di altri Stati dell' area mediterranea in età moderna.La pubblicazione degli Atti, che rispetta la successione degli interventi svolti nel corso del Convegno e le lingue utilizzate dai relatori, oltre a rappresentare un proficuo momento di riflessione, consente un primo, positivo bilancio storiografico da cui partire per coinvolgere nuovi studiosi interessati all' argomento e avviare ulteriori e più articolate ricerche. La complessità del tema, infatti, comporta non solo la necessità di prendere in esame specifici ambiti di pesca - di altura, lagunare, specialistica -, ma anche quella di approfondire vari momenti e aspetti di tale attività: a terra, con le fasi preparatorie dedicate all'acquisto di barche, reti, attrezzature e all'arruolamento degli equipaggi; in acqua, con l'applicazione delle diverse tecniche di pesca; ancora a terra, per la lavorazione e commercializzazione del prodotto. Occorre inoltre stimolare studi atti a verificare e misurare l'incidenza del settore nell'economia dei rispettivi paesi.

La Pesca nel Mediterraneo occidentale, secoli 16.-18.: atti del Convegno di studi7:(2000), p. 255. (Intervento presentato al convegno La pesca nel Mediterraneo occidentale, secoli 16.-18.: atti del Convegno di studi).

La Pesca nel Mediterraneo occidentale, secoli 16.-18.: atti del Convegno di studi

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2000-01-01

Abstract

Le vicende relative alla pesca nel Mediterraneo non hanno ricevuto dagli storici italiani quelle attenzioni che gli stessi hanno invece dedicato alle plurisecolari attività dell' agricoltura e della pastorizia, non a torto considerate settori fondamentali e trainanti dell' economia preindustriale.Anche la più recente storiografia, mentre sembra rivolgere una rinnovata attenzione agli studi di storia marittima in senso lato, continua a destinare all'indagine sulla pesca - ad eccezione di taluni lavori specialistici riferiti soprattutto al tonno e al corallo - un ruolo relativamente marginale, su cui probabilmente pesa l'oggettiva difficoltà di reperire riscontri significativi tra le fonti documentarie dei nostri archivi.Considerate queste premesse, il convegno suLa pesca nel Mediterraneo Occidentale(Bosa 23-24 settembre 1994), organizzato dalla cattedra di Storia Economica della facoltà di Scienze Politiche, Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari, ha voluto tenere conto tanto dell' esigenza di effettuare una prima ricognizione sullo stato delle ricerche e degli studi condotti fino a quel momento, quanto avviare un'indagine comparata che, partendo dalla centralità geografica della Sardegna, desse vita a un più ampio confronto, tematico e metodologico, tra le diverse realtà italiane e quelle di altri Stati dell' area mediterranea in età moderna.La pubblicazione degli Atti, che rispetta la successione degli interventi svolti nel corso del Convegno e le lingue utilizzate dai relatori, oltre a rappresentare un proficuo momento di riflessione, consente un primo, positivo bilancio storiografico da cui partire per coinvolgere nuovi studiosi interessati all' argomento e avviare ulteriori e più articolate ricerche. La complessità del tema, infatti, comporta non solo la necessità di prendere in esame specifici ambiti di pesca - di altura, lagunare, specialistica -, ma anche quella di approfondire vari momenti e aspetti di tale attività: a terra, con le fasi preparatorie dedicate all'acquisto di barche, reti, attrezzature e all'arruolamento degli equipaggi; in acqua, con l'applicazione delle diverse tecniche di pesca; ancora a terra, per la lavorazione e commercializzazione del prodotto. Occorre inoltre stimolare studi atti a verificare e misurare l'incidenza del settore nell'economia dei rispettivi paesi.
2000
La Pesca nel Mediterraneo occidentale, secoli 16.-18.: atti del Convegno di studi7:(2000), p. 255. (Intervento presentato al convegno La pesca nel Mediterraneo occidentale, secoli 16.-18.: atti del Convegno di studi).
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