Il culto rivolto alla dea Cerere in Sardegna in epoca romana è strettamente connesso ai riti della fertilità della terra in una regione destinata, già dal periodo della dominazione cartaginese, alla prevalente coltivazione dei cereali. Le caratteristiche salienti che distinguono la vicenda dell’affermazione del culto nell’isola sono sia la sua prossimità alla più remota memoria culturale e religiosa indigena, sia l’eredità della tradizione cartaginese che introduce nell’isola il culto di Demetra, seppure filtrato a sua volta dalla percezione che ne avevano le popolazioni puniche. Una vicenda complessa, fortemente condizionata dalla sfera di appartenenza alla società contadina di coloro che si rivolgono alla dea.
Il Culto di Cerere in Sardegna / Sanna, Giovanna. - 43.3:(2012), pp. 2779-2793. (Intervento presentato al convegno L'Africa romana: trasformazione dei paesaggi del potere nell'Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico: atti del 19. Convegno di studio).
Il Culto di Cerere in Sardegna
Sanna, Giovanna
2012-01-01
Abstract
Il culto rivolto alla dea Cerere in Sardegna in epoca romana è strettamente connesso ai riti della fertilità della terra in una regione destinata, già dal periodo della dominazione cartaginese, alla prevalente coltivazione dei cereali. Le caratteristiche salienti che distinguono la vicenda dell’affermazione del culto nell’isola sono sia la sua prossimità alla più remota memoria culturale e religiosa indigena, sia l’eredità della tradizione cartaginese che introduce nell’isola il culto di Demetra, seppure filtrato a sua volta dalla percezione che ne avevano le popolazioni puniche. Una vicenda complessa, fortemente condizionata dalla sfera di appartenenza alla società contadina di coloro che si rivolgono alla dea.File | Dimensione | Formato | |
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