LaIsatis tinctoriaL., altrimenti conosciuta con il termine di guado, è una pianta della famiglia delle brassicaceae (o cruciferae) a ciclo biennale. Il guado è una pianta di origine asiatica, in Italia è diffusa particolarmente al Nord in Val d'Aosta, Piemonte Liguria e Veneto, in alcune regioni del centro come Toscana, Umbria Lazio e Marche e del sud come Abruzzo. È presente anche in Sicilia e Sardegna (in questa seconda isola particolarmente nella sottospeciecanescens).Il guado fa parte delle cosiddette piante da blu. Il colorante si estrae dalle foglie di questa pianta raccolte durante il primo anno di vita. Dopo macerazione e fermentazione in acqua si ottiene una soluzione giallo verde che agitata e ossidata produce un precipitato (indigotina). Il colorante, molto solido, è utilizzabile nella tintura della lana, seta, cotone, lino e juta, ma anche in cosmetica e colori pittorici. Fu coltivato in Italia almeno dal XIII secolo fino alla seconda metà del XVIII quando la concorrenza dell'indaco asiatico e americano ne ridusse drasticamente la produzione. Un rinnovato e crescente interesse verso i prodotti naturali ha incoraggiato, nel contesto agricolo europeo, la reintroduzione delle colture che producono indaco (Sales E. et al, 2006). Il lavoro di seguito descritto rientra in un Progetto di Ricerca che si pone, come obiettivo generale, la riqualificazione e differenziazione dell'attività agricola marchigiana con lo scopo di fornire ai produttori primari nuove fonti di reddito. Nello specifico il lavoro, del quale sono forniti solamente i risultati preliminari, si pone l’obiettivo di identificare un protocollo di tecnica agronomica a basso impatto ambientale per introdurre e diffondere nel territorio marchigiano la coltivazione di guado. Il lavoro descritto è parte di un progetto di ricerca finanziato con Fondi della Regione Marche nell’ambito del Piano di Azione Bieticolo – Saccarifero (PABS) 2009-2010 ed è svolto in collaborazione con i Ricercatori della Sez. di Microbiologia Alimentare, Industriale ed Ambientale del Dipartimento SAIFET dell’Università Politecnica delle Marche.
Gestione della fertilizzazione e produttività del guado (Isatis tinctoriaL.) nella collina marchigiana / Seddaiu, Giovanna; Orsini, Roberto; Perugini, Martina; Bianchelli, Maurizio; Serrani, L.; Santilocchi, Rodolfo; Iezzi, Giuseppe. - (2010), pp. 147-148. (Intervento presentato al convegno 39. Convegno della Società italiana di agronomia: atti).
Gestione della fertilizzazione e produttività del guado (Isatis tinctoriaL.) nella collina marchigiana
Seddaiu, Giovanna;
2010-01-01
Abstract
LaIsatis tinctoriaL., altrimenti conosciuta con il termine di guado, è una pianta della famiglia delle brassicaceae (o cruciferae) a ciclo biennale. Il guado è una pianta di origine asiatica, in Italia è diffusa particolarmente al Nord in Val d'Aosta, Piemonte Liguria e Veneto, in alcune regioni del centro come Toscana, Umbria Lazio e Marche e del sud come Abruzzo. È presente anche in Sicilia e Sardegna (in questa seconda isola particolarmente nella sottospeciecanescens).Il guado fa parte delle cosiddette piante da blu. Il colorante si estrae dalle foglie di questa pianta raccolte durante il primo anno di vita. Dopo macerazione e fermentazione in acqua si ottiene una soluzione giallo verde che agitata e ossidata produce un precipitato (indigotina). Il colorante, molto solido, è utilizzabile nella tintura della lana, seta, cotone, lino e juta, ma anche in cosmetica e colori pittorici. Fu coltivato in Italia almeno dal XIII secolo fino alla seconda metà del XVIII quando la concorrenza dell'indaco asiatico e americano ne ridusse drasticamente la produzione. Un rinnovato e crescente interesse verso i prodotti naturali ha incoraggiato, nel contesto agricolo europeo, la reintroduzione delle colture che producono indaco (Sales E. et al, 2006). Il lavoro di seguito descritto rientra in un Progetto di Ricerca che si pone, come obiettivo generale, la riqualificazione e differenziazione dell'attività agricola marchigiana con lo scopo di fornire ai produttori primari nuove fonti di reddito. Nello specifico il lavoro, del quale sono forniti solamente i risultati preliminari, si pone l’obiettivo di identificare un protocollo di tecnica agronomica a basso impatto ambientale per introdurre e diffondere nel territorio marchigiano la coltivazione di guado. Il lavoro descritto è parte di un progetto di ricerca finanziato con Fondi della Regione Marche nell’ambito del Piano di Azione Bieticolo – Saccarifero (PABS) 2009-2010 ed è svolto in collaborazione con i Ricercatori della Sez. di Microbiologia Alimentare, Industriale ed Ambientale del Dipartimento SAIFET dell’Università Politecnica delle Marche.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Orsini_R_Gestione_della_fertilizzazione_e.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione finale pubblicata)
Licenza:
Non specificato
Dimensione
31.93 kB
Formato
Adobe PDF
|
31.93 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.