Il periodo spagnolo in Sardegna (1479-1720) che si apre nel 1479, con l'ascesa al trono della confederazione catalano-aragonese di Ferdinando d'Aragona (dal 1474 anche re di Castiglia), inizia sotto il segno della continuità con il precedente periodo aragonese del quale mantiene la tripartita organizzazione del territorio e la conseguente ripartizione della popolazione in stamento reale, stamento feudale e stamento ecclesiastico. Il presente lavoro si sofferma sugli aspetti più salienti di tale dominazione come lo sviluppo del territorio, la difesa delle coste, la crescente urbanizzazione del Capo di Sassari, la fondazione dell'Università da parte dei gesuiti e l'impulso dato allo sviluppo dell'istruzione e della cultura.
L'Età spagnola / Turtas, Raimondo. - (1983), pp. 119-134.
L'Età spagnola
1983-01-01
Abstract
Il periodo spagnolo in Sardegna (1479-1720) che si apre nel 1479, con l'ascesa al trono della confederazione catalano-aragonese di Ferdinando d'Aragona (dal 1474 anche re di Castiglia), inizia sotto il segno della continuità con il precedente periodo aragonese del quale mantiene la tripartita organizzazione del territorio e la conseguente ripartizione della popolazione in stamento reale, stamento feudale e stamento ecclesiastico. Il presente lavoro si sofferma sugli aspetti più salienti di tale dominazione come lo sviluppo del territorio, la difesa delle coste, la crescente urbanizzazione del Capo di Sassari, la fondazione dell'Università da parte dei gesuiti e l'impulso dato allo sviluppo dell'istruzione e della cultura.File | Dimensione | Formato | |
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