Il 27 febbraio 1558 il cavaliere sassarese Alessio Fontana, maestro razionale del Regno di Sardegna, gravemente ammalato e sentendo prossima la morte, redigeva un testamento nel quale destinava alla Compagnia di Gesù i propri beni per la fondazione di un collegio nella sua città natale. La città si mostrava orgogliosa di ospitare il collegio entro le sue mura e quasi prefigurando, si potrebbe dire, un nuovo ruolo di Sassari quale città universitaria concesse alla Compagnia il complesso edilizio appartenuto alla nobile Caterina Montanyans i Flors dove poter costruire i nuovi locali scolastici. I lasciti e le donazioni di privati cittadini diedero un contributo decisivo alla realizzazione del nuovo complesso edilizio e alla costruzione, nella parte più antica dell’attuale edificio universitario, di aule capienti e dei locali necessari per accogliere gli studenti e i padri gesuiti. Paradossalmente la nascita del collegio gesuitico e poi quella dello studio generale finirono per recidere progressivamente i legami culturali con la penisola italiana e per chiudere la vita accademica negli orizzonti angusti del municipalismo scatenando tra le arcidiocesi di Sassari e di Cagliari delle lotte campanilistiche tra le due più importanti città del Regno.
La Città di Sassari e la sua università, un rapporto speculare / Mattone, Antonio Vincenzo Peppino. - (2010), pp. 15-37. [10.1400/32950]
La Città di Sassari e la sua università, un rapporto speculare
Mattone, Antonio Vincenzo Peppino
2010-01-01
Abstract
Il 27 febbraio 1558 il cavaliere sassarese Alessio Fontana, maestro razionale del Regno di Sardegna, gravemente ammalato e sentendo prossima la morte, redigeva un testamento nel quale destinava alla Compagnia di Gesù i propri beni per la fondazione di un collegio nella sua città natale. La città si mostrava orgogliosa di ospitare il collegio entro le sue mura e quasi prefigurando, si potrebbe dire, un nuovo ruolo di Sassari quale città universitaria concesse alla Compagnia il complesso edilizio appartenuto alla nobile Caterina Montanyans i Flors dove poter costruire i nuovi locali scolastici. I lasciti e le donazioni di privati cittadini diedero un contributo decisivo alla realizzazione del nuovo complesso edilizio e alla costruzione, nella parte più antica dell’attuale edificio universitario, di aule capienti e dei locali necessari per accogliere gli studenti e i padri gesuiti. Paradossalmente la nascita del collegio gesuitico e poi quella dello studio generale finirono per recidere progressivamente i legami culturali con la penisola italiana e per chiudere la vita accademica negli orizzonti angusti del municipalismo scatenando tra le arcidiocesi di Sassari e di Cagliari delle lotte campanilistiche tra le due più importanti città del Regno.File | Dimensione | Formato | |
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