Per il sistema di pensiero del filosofo medio-platonico Plutarco, la spiegazione più 'vera' del fatto che l'edera nonvolleattecchire a Babilonia resta quella riconducibile alla causalità mitologica: il rifiuto 'consapevole' della pianta di trasferirsi in terra straniera, lontano dalla sede naturale del suo dio Dioniso. Il cenno alla pia fedeltà del γενναῑος κιττός (649e) ci autorizza dunque a intravedere, anche in questo contesto di finzione letteraria di scienza militante, caratterizzata indubbiamente in modo forte dalla ricerca delle cause naturali, le tracce di quella ben nota posizione amabilmente fideistica che Plutarco, da buon platonico, era solito mettere in campo di fronte a questioni naturali aperte ad analisi che avevano come esito spiegazioni opposte e, magari, ugualmente convincenti, troppo ardue per essere affrontate e risolte con le esclusive armi delle argomentazioni scientifiche riconducibili totalmente all'ordine naturale delle cose.

La Presenza celata di Menestore e di Teofrasto nella disputa botanica di Plutarco sull'edera, che non attecchisce nei giardini di Babilonia (Quaest. conv.III 2, 648 b-649 e) / Battegazzore, Antonio Mario. - (2000), pp. 19-39.

La Presenza celata di Menestore e di Teofrasto nella disputa botanica di Plutarco sull'edera, che non attecchisce nei giardini di Babilonia (Quaest. conv.III 2, 648 b-649 e)

2000-01-01

Abstract

Per il sistema di pensiero del filosofo medio-platonico Plutarco, la spiegazione più 'vera' del fatto che l'edera nonvolleattecchire a Babilonia resta quella riconducibile alla causalità mitologica: il rifiuto 'consapevole' della pianta di trasferirsi in terra straniera, lontano dalla sede naturale del suo dio Dioniso. Il cenno alla pia fedeltà del γενναῑος κιττός (649e) ci autorizza dunque a intravedere, anche in questo contesto di finzione letteraria di scienza militante, caratterizzata indubbiamente in modo forte dalla ricerca delle cause naturali, le tracce di quella ben nota posizione amabilmente fideistica che Plutarco, da buon platonico, era solito mettere in campo di fronte a questioni naturali aperte ad analisi che avevano come esito spiegazioni opposte e, magari, ugualmente convincenti, troppo ardue per essere affrontate e risolte con le esclusive armi delle argomentazioni scientifiche riconducibili totalmente all'ordine naturale delle cose.
2000
La Presenza celata di Menestore e di Teofrasto nella disputa botanica di Plutarco sull'edera, che non attecchisce nei giardini di Babilonia (Quaest. conv.III 2, 648 b-649 e) / Battegazzore, Antonio Mario. - (2000), pp. 19-39.
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