L’acqua è l’elemento naturale al quale viene data un’importanza notevole in quanto è portatore di vita; il legame tra una sorgente d’acqua e un’area sacra è ben noto in tutte le civiltà e le religioni del Mediterraneo. Il legame è documentabile grazie alle evidenze archeologiche trovate all’interno e nelle vicinanze degli edifici sacri; tali resti comprendono quelle strutture idrauliche quali canali, bacini, vasche, pozzi, piscine e grotte che venivano usate dai fedeli per le abluzioni rituali. Le diverse strutture per le abluzioni nei vari santuari fenici e punici, tra il Levante e l’area del Mediterraneo, indicano quanto l’acqua fosse usata specialmente a scopo rituale.Molte strutture sono state localizzate fuori dalle costruzioni, ma occasionalmente si trovano incorporate direttamente nell’edificio sacro; benché il loro uso non sia chiaro, la loro monumentalizzazione convalida l’importanza dell’acqua nei santuari fenici e punici.Secondo quanto sostenuto dagli studiosi, la presenza di una fonte e/o una sorgente d’acqua rendeva sacro il luogo dove si costruiva il santuario. Si possono quindi distinguere aree sacre dove la sorgente rende possibile la realizzazione di un santuario ed edifici sacri dove i resti di strutture per le abluzioni (vasche, bacini, piscine, pozzi e cisterne) evidenziano un rapporto rituale con l’acqua. L’esistenza di strutture per le abluzioni mostra come queste servissero molto probabilmente nei riti di purificazione quali l’aspersione e il versare l’acqua; questo aspetto è onnipresente in varie religioni del mondo: il desiderio di una “purificazione sacra” per rimuovere qualsiasi tipo di impedimento alle persone a entrare nella sfera del sacro è un bisogno profondamente sentito. Una serie di considerazioni sulla presenza di bacini, pozzi sacri, grotte e santuari vicino a sorgenti d’acqua può essere fatta su insediamenti fenici e punici dell’isola di Sardegna. Verranno esposti in questa relazione alcuni esempi di siti sardi nei quali sono presenti strutture idrauliche e luoghi sacri dove l’acqua sembra essere l’elemento fondamentale per il culto, come nel caso dei pozzi sacri nuragici e delle grotte.
Strutture idrauliche e culto delle acque nei santuari fenici e punici di Sardegna / Usai, Emerenziana. - 37.3:(2010), pp. 2107-2110. (Intervento presentato al convegno L'Africa romana: i luoghi e le forme dei mestieri: atti del 18. Convegno di studio).
Strutture idrauliche e culto delle acque nei santuari fenici e punici di Sardegna
2010-01-01
Abstract
L’acqua è l’elemento naturale al quale viene data un’importanza notevole in quanto è portatore di vita; il legame tra una sorgente d’acqua e un’area sacra è ben noto in tutte le civiltà e le religioni del Mediterraneo. Il legame è documentabile grazie alle evidenze archeologiche trovate all’interno e nelle vicinanze degli edifici sacri; tali resti comprendono quelle strutture idrauliche quali canali, bacini, vasche, pozzi, piscine e grotte che venivano usate dai fedeli per le abluzioni rituali. Le diverse strutture per le abluzioni nei vari santuari fenici e punici, tra il Levante e l’area del Mediterraneo, indicano quanto l’acqua fosse usata specialmente a scopo rituale.Molte strutture sono state localizzate fuori dalle costruzioni, ma occasionalmente si trovano incorporate direttamente nell’edificio sacro; benché il loro uso non sia chiaro, la loro monumentalizzazione convalida l’importanza dell’acqua nei santuari fenici e punici.Secondo quanto sostenuto dagli studiosi, la presenza di una fonte e/o una sorgente d’acqua rendeva sacro il luogo dove si costruiva il santuario. Si possono quindi distinguere aree sacre dove la sorgente rende possibile la realizzazione di un santuario ed edifici sacri dove i resti di strutture per le abluzioni (vasche, bacini, piscine, pozzi e cisterne) evidenziano un rapporto rituale con l’acqua. L’esistenza di strutture per le abluzioni mostra come queste servissero molto probabilmente nei riti di purificazione quali l’aspersione e il versare l’acqua; questo aspetto è onnipresente in varie religioni del mondo: il desiderio di una “purificazione sacra” per rimuovere qualsiasi tipo di impedimento alle persone a entrare nella sfera del sacro è un bisogno profondamente sentito. Una serie di considerazioni sulla presenza di bacini, pozzi sacri, grotte e santuari vicino a sorgenti d’acqua può essere fatta su insediamenti fenici e punici dell’isola di Sardegna. Verranno esposti in questa relazione alcuni esempi di siti sardi nei quali sono presenti strutture idrauliche e luoghi sacri dove l’acqua sembra essere l’elemento fondamentale per il culto, come nel caso dei pozzi sacri nuragici e delle grotte.File | Dimensione | Formato | |
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