Se per i maschi il lavoro costituisce un importante fattore di identità, un fatto peraltro non generalizzabile per tutte le società e le culture, non è la stessa cosa per le donne. Infatti, che le donne si riconoscano o meno nel loro ruolo lavorativo è un fenomeno che rimanda all'organizzazione socio-culturale nel suo complesso, e qui, non solo alla divisione sessuale del lavoro, ma soprattutto al valore che la società attribuisce al lavoro degli uomini e delle donne.Un gran numero di studi e ricerche mostra che, nelle società tradizionali, le donne hanno sempre svolto attività lavorative economicamente rilevanti, eppure, nella quasi totalità dei casi, alloro lavoro è stato attribuito un valore inferiore rispetto a quello degli uomini.Né l'odierno inserimento delle donne in ambiti lavorativi un tempo t riservati esclusivamente agli uomini, che indubbiamente rappresenta un segno di cambiamento, si può considerare generalizzato nei luoghi e nei diversi strati sociali.E mentre nel dibattito politico emerge sempre più di frequente l'attenzione al ruolo lavorativo delle donne, sul piano dell' analisi il campo da esplorare è ancora vasto per una verifica puntuale della varietà delle situazioni concrete e soprattutto dei processi soggettivi, oggettivi e simbolici attraverso i quali il rapporto donne e lavoro muta nel tempo.E' forse allora di qualche utilità questo studio di un caso nel Nord Sardegna, che qui presento e propongo a scopo comparativo, perché focalizza appunto il rapporto donne-lavoro in presenza di processi complessivi di mutamento.
Storie di vita e di lavoro / Mondardini, Gabriella. - 10:(1989), pp. 33-58.
Storie di vita e di lavoro
Mondardini, Gabriella
1989-01-01
Abstract
Se per i maschi il lavoro costituisce un importante fattore di identità, un fatto peraltro non generalizzabile per tutte le società e le culture, non è la stessa cosa per le donne. Infatti, che le donne si riconoscano o meno nel loro ruolo lavorativo è un fenomeno che rimanda all'organizzazione socio-culturale nel suo complesso, e qui, non solo alla divisione sessuale del lavoro, ma soprattutto al valore che la società attribuisce al lavoro degli uomini e delle donne.Un gran numero di studi e ricerche mostra che, nelle società tradizionali, le donne hanno sempre svolto attività lavorative economicamente rilevanti, eppure, nella quasi totalità dei casi, alloro lavoro è stato attribuito un valore inferiore rispetto a quello degli uomini.Né l'odierno inserimento delle donne in ambiti lavorativi un tempo t riservati esclusivamente agli uomini, che indubbiamente rappresenta un segno di cambiamento, si può considerare generalizzato nei luoghi e nei diversi strati sociali.E mentre nel dibattito politico emerge sempre più di frequente l'attenzione al ruolo lavorativo delle donne, sul piano dell' analisi il campo da esplorare è ancora vasto per una verifica puntuale della varietà delle situazioni concrete e soprattutto dei processi soggettivi, oggettivi e simbolici attraverso i quali il rapporto donne e lavoro muta nel tempo.E' forse allora di qualche utilità questo studio di un caso nel Nord Sardegna, che qui presento e propongo a scopo comparativo, perché focalizza appunto il rapporto donne-lavoro in presenza di processi complessivi di mutamento.File | Dimensione | Formato | |
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