La Tavola Rotonda "Sementi per le colture foraggere mediterranee" organizzata a Sassari dal Centro di Studio (ora Istituto di Ricerche) per il miglioramento genetico delle piante foraggere del CNR di Perugia e dal Centro di Studio sul miglioramento della produttività dei pascoli del CNR di Sassari, segue a 13 anni di distanza quella tenutasi a Foligno dal titolo "Problemi della produzione di seme nelle piante foraggere".In occasione di quell'incontro erano state affrontate una serie di problematiche, fra cui quella della difficoltà a trasferire i risultati ottenuti dalla ricerca alla realtà produttiva nazionale. Il problema era particolarmente sentito nel Mezzogiorno d'Italia, per il quale il mercato nazionale non era in grado di offrire varietà idonee. Da allora la ricerca ha fatto ulteriori progressi, sono state selezionate nuove varietà, alcune delle quali di elevato valore agronomico anche per gli ambienti mediterranei, ma la realtà produttiva e di mercato non è cambiata di molto rispetto a 15 anni fa. Questa tavola rotonda si è posta come obiettivo prioritario quello di fornire una serie di stimoli ai Centri di ricerca, al Ministero e alle organizzazioni dei produttori, attraverso la verifica dello stato dell' arte della ricerca e della produzione e commercializzazione delle sementi di specie foraggere. Ne è scaturito un vivace dibattito sui problemi della produzione e commercializzazione di sementi per le colture foraggere mediterranee, alla luce anche delle nuove disposizioni comunitarie in materia, a dimostrazione del vivo interesse da parte di tutti sull' argomento. Tra gli aspetti operativi, il più importante appare quello dell' esigenza, segnalata dai sementieri e dai ricercatori, di costituire un organismo interprofessionale che garantisca gli agricoltori e che consenta, attraverso una serie di incentivazioni, di trasferire i risultati tecnico-scientifici alla realtà produttiva. In Sardegna la recente costituzione di un consorzio tra enti di ricerca e di assistenza tecnica e Amministrazione Regionale, per la moltiplicazione e la commercializzazione delle se menti di specie foraggere sembra offrire buone prospettive per il futuro.
Sementi per le colture foraggere mediterranee: atti della Tavola Rotonda(1992), p. 325. (Intervento presentato al convegno Sementi per le colture foraggere mediterranee: atti della Tavola Rotonda).
Sementi per le colture foraggere mediterranee: atti della Tavola Rotonda
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1992-01-01
Abstract
La Tavola Rotonda "Sementi per le colture foraggere mediterranee" organizzata a Sassari dal Centro di Studio (ora Istituto di Ricerche) per il miglioramento genetico delle piante foraggere del CNR di Perugia e dal Centro di Studio sul miglioramento della produttività dei pascoli del CNR di Sassari, segue a 13 anni di distanza quella tenutasi a Foligno dal titolo "Problemi della produzione di seme nelle piante foraggere".In occasione di quell'incontro erano state affrontate una serie di problematiche, fra cui quella della difficoltà a trasferire i risultati ottenuti dalla ricerca alla realtà produttiva nazionale. Il problema era particolarmente sentito nel Mezzogiorno d'Italia, per il quale il mercato nazionale non era in grado di offrire varietà idonee. Da allora la ricerca ha fatto ulteriori progressi, sono state selezionate nuove varietà, alcune delle quali di elevato valore agronomico anche per gli ambienti mediterranei, ma la realtà produttiva e di mercato non è cambiata di molto rispetto a 15 anni fa. Questa tavola rotonda si è posta come obiettivo prioritario quello di fornire una serie di stimoli ai Centri di ricerca, al Ministero e alle organizzazioni dei produttori, attraverso la verifica dello stato dell' arte della ricerca e della produzione e commercializzazione delle sementi di specie foraggere. Ne è scaturito un vivace dibattito sui problemi della produzione e commercializzazione di sementi per le colture foraggere mediterranee, alla luce anche delle nuove disposizioni comunitarie in materia, a dimostrazione del vivo interesse da parte di tutti sull' argomento. Tra gli aspetti operativi, il più importante appare quello dell' esigenza, segnalata dai sementieri e dai ricercatori, di costituire un organismo interprofessionale che garantisca gli agricoltori e che consenta, attraverso una serie di incentivazioni, di trasferire i risultati tecnico-scientifici alla realtà produttiva. In Sardegna la recente costituzione di un consorzio tra enti di ricerca e di assistenza tecnica e Amministrazione Regionale, per la moltiplicazione e la commercializzazione delle se menti di specie foraggere sembra offrire buone prospettive per il futuro.File | Dimensione | Formato | |
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