Il testo offre un'analisi accurata di un prezioso codice arborense della seconda metà del XIV secolo, custodito nel monastero di Santa Chiara di Oristano e contenente la Regola dell'Ordine, in uno dei pochi esemplari a noi rimasti.Il codice è scritto in una gotica libraria non aliena da pretese calligrafiche, chiara e regolare, di modulo grande e con un tratteggio scarsamente contrastato, già orientata verso quella semplificazione, nella forma delle lettere, che caratterizza lalittera textualisitaliana della seconda metà del '300. La mano cambia, scadendo in calligraficità, alla c.33r, mentre alle cc.36v-37v, laddove è presente il rituale di vestizione per le clarisse, con musica, la scrittura ha nuovamente un aspetto calligrafico e assume le caratteristiche proprie della gotica usata nei coevi testi liturgici. Per quanto concerne gli aspetti paleografici del codice, questi saranno oggetto di un nostro studio nell'ambito di una più ampia ricerca che stiamo svolgendo sulla scrittura libraria in Sardegna nel Medioevo.
Un Manoscritto arborense inedito del Trecento: il codice 1bR del monastero di Santa Chiara di Oristano / Mele, Giampaolo. - (1985).
Un Manoscritto arborense inedito del Trecento: il codice 1bR del monastero di Santa Chiara di Oristano
Mele, Giampaolo
1985-01-01
Abstract
Il testo offre un'analisi accurata di un prezioso codice arborense della seconda metà del XIV secolo, custodito nel monastero di Santa Chiara di Oristano e contenente la Regola dell'Ordine, in uno dei pochi esemplari a noi rimasti.Il codice è scritto in una gotica libraria non aliena da pretese calligrafiche, chiara e regolare, di modulo grande e con un tratteggio scarsamente contrastato, già orientata verso quella semplificazione, nella forma delle lettere, che caratterizza lalittera textualisitaliana della seconda metà del '300. La mano cambia, scadendo in calligraficità, alla c.33r, mentre alle cc.36v-37v, laddove è presente il rituale di vestizione per le clarisse, con musica, la scrittura ha nuovamente un aspetto calligrafico e assume le caratteristiche proprie della gotica usata nei coevi testi liturgici. Per quanto concerne gli aspetti paleografici del codice, questi saranno oggetto di un nostro studio nell'ambito di una più ampia ricerca che stiamo svolgendo sulla scrittura libraria in Sardegna nel Medioevo.File | Dimensione | Formato | |
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