Tracciare il profilo delle vicende culturali di un territorio nella preistoria e protostoria è operazione sempre difficile e quanto mai provvisoria, soprattutto per il fatto che è fondata esclusivamente sulle fonti archeologiche - monumenti e materiali - che il territorio stesso ha restituito, o in modo fortuito, in seguito agli interventi più svariati (lavori agricoli, viabilità, etc ... ), oppure, ed è purtroppo la situazione meno frequente, ad opera di ricerche sistematiche, sia topografiche che di scavo.Nel caso, poi, del territorio di Monti le difficoltà sono accresciute dal fatto che non si dispone di un censimento esaustivo delle emergenze archeologiche, e che esso risulta quasi del tutto assente nella letteratura: non si conoscono, infatti, monumenti di particolare rilievo; non è mai stata effettuata un'indagine stratigrafica; non esiste pubblicazione, ch'io sappia, corredata da una sola illustrazione, sia grafica che fotografica, di un monumento di questo territorio. Pertanto, il quadro della frequentazione umana del territorio che si cerca di delineare - dal Neolitico alla fine dell'età nuragica - deve essere considerato niente altro che un tentativo per ricomporre i pochi elementi acquisiti attraverso vecchie segnalazioni e soprattutto con recenti e limitate indagini sul terreno.
Testimonianze archeologiche del territorio di Monti / Moravetti, Alberto. - 27.1:(2004), pp. 97-113. (Intervento presentato al convegno Da Olbìa ad Olbia: 2500 anni di storia di una città mediterranea: atti del Convegno internazionale di studi).
Testimonianze archeologiche del territorio di Monti
Moravetti, Alberto
2004-01-01
Abstract
Tracciare il profilo delle vicende culturali di un territorio nella preistoria e protostoria è operazione sempre difficile e quanto mai provvisoria, soprattutto per il fatto che è fondata esclusivamente sulle fonti archeologiche - monumenti e materiali - che il territorio stesso ha restituito, o in modo fortuito, in seguito agli interventi più svariati (lavori agricoli, viabilità, etc ... ), oppure, ed è purtroppo la situazione meno frequente, ad opera di ricerche sistematiche, sia topografiche che di scavo.Nel caso, poi, del territorio di Monti le difficoltà sono accresciute dal fatto che non si dispone di un censimento esaustivo delle emergenze archeologiche, e che esso risulta quasi del tutto assente nella letteratura: non si conoscono, infatti, monumenti di particolare rilievo; non è mai stata effettuata un'indagine stratigrafica; non esiste pubblicazione, ch'io sappia, corredata da una sola illustrazione, sia grafica che fotografica, di un monumento di questo territorio. Pertanto, il quadro della frequentazione umana del territorio che si cerca di delineare - dal Neolitico alla fine dell'età nuragica - deve essere considerato niente altro che un tentativo per ricomporre i pochi elementi acquisiti attraverso vecchie segnalazioni e soprattutto con recenti e limitate indagini sul terreno.File | Dimensione | Formato | |
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