Le indagini archeologiche compiute nella Nurra hanno rivelato una cospicua presenza di sepolture ipogeiche riferibili ad un ampio arco cronologico (Neolitico recente - Età del Bronzo). Sono stati finora individuati 52 complessi funerari che ospitano almeno 194 tombe: solo 17 sepolture sembrano isolate, mentre le altre risultano aggregate in necropoli talora molto estese.L'articolata tipologia plani metrica delle domus de janas - documentabile nel 600% degli ipogei - risulta legata sia a motivazioni di carattere culturale, che all'aspetto geomorfologico del territorio. Le tombe sono in prevalenza caratterizzate da impianto a sviluppo centripeto, ma non sono poche quelle che presentano schemi di pianta a "T", ad "L", longitudinale e di tipo cruciforme. Alcune di esse mostrano inoltre una planimetria irregolare, spesso derivata dalla ristrutturazione dell'impianto originario in seguito all'aggiunta o alla trasformazione di alcuni vani. Gli ingressi di questi ipogei possono essere a pozzetto,a dromosoppure diretti.Alla grande varietà planimetrica si accompagna spesso una particolare ricchezza di motivi architettonici e simbolici, volta a rispecchiare il valore economico e culturale che l'area rivestiva nell'antichità.Allo stato attuale delle ricerche, oltre il 50% delle tombe conosciute presentano particolari architettonici, riproducenti le strutture portanti delle abitazioni preistoriche: pilastri e colonne che sostenevano idealmente il tetto stramineo del vano (conico, ad unico o a doppio spiovente), del quale è talora visibile il profilo delle travi risparmiate nella roccia. In alcuni casi risulta evidente la sagoma di lesene e di zoccoli espressi in rilievo, la presenza di cornici e di architravi che delimitano l'apertura degli ingressi oppure di gradini che ne consentono l'accesso.Particolare importanza sotto l'aspetto ideologico sembrano rivestire gli elementi simbolici presenti nel 30% degli ipogei: motivi corniformi - curvilinei e rettilinei - "false porte" e tracce di pittura rossa, ma anche coppelle emisferiche, tavole d'offerta e lettucci funebri.Nell'indagine culturale, appare infine determinante il rapporto fra tombe ipogeiche e territorio. La scelta dei siti sembra essere stata infatti fortemente condizionata dagli elementi ambientali, come dimostra la presenza di un'elevata percentuale di sepolture (quasi l'85%) individuate ad una quota inferiore ai 100 metri di altitudine. Anche la natura della roccia, costituita in prevalenza da calcari di origine sedimentaria, deve aver favorito l'opera di escavazione delle tombe, che risultano perciò ubicate in terreni caratterizzati da buone possibilità di utilizzo sotto l'aspetto produttivo.

L'Ipogeismo nella Nurra / Alba, Elisabetta. - (2000), pp. 761-778. (Intervento presentato al convegno L'ipogeismo nel Mediterraneo: origini, sviluppo, quadri culturali: atti del Congresso internazionale).

L'Ipogeismo nella Nurra

Alba, Elisabetta
2000-01-01

Abstract

Le indagini archeologiche compiute nella Nurra hanno rivelato una cospicua presenza di sepolture ipogeiche riferibili ad un ampio arco cronologico (Neolitico recente - Età del Bronzo). Sono stati finora individuati 52 complessi funerari che ospitano almeno 194 tombe: solo 17 sepolture sembrano isolate, mentre le altre risultano aggregate in necropoli talora molto estese.L'articolata tipologia plani metrica delle domus de janas - documentabile nel 600% degli ipogei - risulta legata sia a motivazioni di carattere culturale, che all'aspetto geomorfologico del territorio. Le tombe sono in prevalenza caratterizzate da impianto a sviluppo centripeto, ma non sono poche quelle che presentano schemi di pianta a "T", ad "L", longitudinale e di tipo cruciforme. Alcune di esse mostrano inoltre una planimetria irregolare, spesso derivata dalla ristrutturazione dell'impianto originario in seguito all'aggiunta o alla trasformazione di alcuni vani. Gli ingressi di questi ipogei possono essere a pozzetto,a dromosoppure diretti.Alla grande varietà planimetrica si accompagna spesso una particolare ricchezza di motivi architettonici e simbolici, volta a rispecchiare il valore economico e culturale che l'area rivestiva nell'antichità.Allo stato attuale delle ricerche, oltre il 50% delle tombe conosciute presentano particolari architettonici, riproducenti le strutture portanti delle abitazioni preistoriche: pilastri e colonne che sostenevano idealmente il tetto stramineo del vano (conico, ad unico o a doppio spiovente), del quale è talora visibile il profilo delle travi risparmiate nella roccia. In alcuni casi risulta evidente la sagoma di lesene e di zoccoli espressi in rilievo, la presenza di cornici e di architravi che delimitano l'apertura degli ingressi oppure di gradini che ne consentono l'accesso.Particolare importanza sotto l'aspetto ideologico sembrano rivestire gli elementi simbolici presenti nel 30% degli ipogei: motivi corniformi - curvilinei e rettilinei - "false porte" e tracce di pittura rossa, ma anche coppelle emisferiche, tavole d'offerta e lettucci funebri.Nell'indagine culturale, appare infine determinante il rapporto fra tombe ipogeiche e territorio. La scelta dei siti sembra essere stata infatti fortemente condizionata dagli elementi ambientali, come dimostra la presenza di un'elevata percentuale di sepolture (quasi l'85%) individuate ad una quota inferiore ai 100 metri di altitudine. Anche la natura della roccia, costituita in prevalenza da calcari di origine sedimentaria, deve aver favorito l'opera di escavazione delle tombe, che risultano perciò ubicate in terreni caratterizzati da buone possibilità di utilizzo sotto l'aspetto produttivo.
2000
L'Ipogeismo nella Nurra / Alba, Elisabetta. - (2000), pp. 761-778. (Intervento presentato al convegno L'ipogeismo nel Mediterraneo: origini, sviluppo, quadri culturali: atti del Congresso internazionale).
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