Sino al 1889, anno in cui gliHagiographi Bollandianipubblicarono laPassio Sanctae SalsaenelCatalogus Codicum Hagiographicorum LatinorumI (Bruxellis 1889), il nome della santa era uno dei tanti presenti nelMartyrologium Hieronymianumcon la sola indicazione del luogo del martirio, Tipasa. Qualche anno dopo l'edizione del testo agiografico, Louis Duchesne comunicava all'Académie des Inscriptions et Belles Lettres il ritrovamento, da parte di Stephane Gsell, di un'iscrizione musiva in esametri nella quale si faceva riferimento alla sepoltura di questa santa. Soprattutto le opere di questo studioso hanno consentito di acclarare la presenza del culto di santa Salsa nell'antica colonia romana della Mauritania Cesariense, con indagini nella basilica funeraria e nella grande necropoli cristiana che la circonda.A fronte di una ricchissima bibliografia relativa a ciò che pertiene la santa Salsa sul piano archeologico ed epigrafico, si registra uno scarso interesse per l'aspetto filologico e letterario del testo agiografico, utilizzato principalmente come fonte per le indicazioni topografiche ivi contenute. La precarietà dell'edizione del Duchesne e l'individuazione di altri due codici contenenti laPassiomi hanno convinta della necessità di preparare un'edizione critica dellaPassio Sanctae Salsae, cui ho aggiunto una traduzione italiana.

Passio Sanctae Salsae: testo critico con introduzione e traduzione italiana10:(2002), p. 126.

Passio Sanctae Salsae: testo critico con introduzione e traduzione italiana

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2002-01-01

Abstract

Sino al 1889, anno in cui gliHagiographi Bollandianipubblicarono laPassio Sanctae SalsaenelCatalogus Codicum Hagiographicorum LatinorumI (Bruxellis 1889), il nome della santa era uno dei tanti presenti nelMartyrologium Hieronymianumcon la sola indicazione del luogo del martirio, Tipasa. Qualche anno dopo l'edizione del testo agiografico, Louis Duchesne comunicava all'Académie des Inscriptions et Belles Lettres il ritrovamento, da parte di Stephane Gsell, di un'iscrizione musiva in esametri nella quale si faceva riferimento alla sepoltura di questa santa. Soprattutto le opere di questo studioso hanno consentito di acclarare la presenza del culto di santa Salsa nell'antica colonia romana della Mauritania Cesariense, con indagini nella basilica funeraria e nella grande necropoli cristiana che la circonda.A fronte di una ricchissima bibliografia relativa a ciò che pertiene la santa Salsa sul piano archeologico ed epigrafico, si registra uno scarso interesse per l'aspetto filologico e letterario del testo agiografico, utilizzato principalmente come fonte per le indicazioni topografiche ivi contenute. La precarietà dell'edizione del Duchesne e l'individuazione di altri due codici contenenti laPassiomi hanno convinta della necessità di preparare un'edizione critica dellaPassio Sanctae Salsae, cui ho aggiunto una traduzione italiana.
2002
Passio Sanctae Salsae: testo critico con introduzione e traduzione italiana10:(2002), p. 126.
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