Il quadro generale della scultura funeraria di età romana in Sardegna muta sensibilmente tra il primo e il secondo secolo del Principato, sia in merito alla natura delle evidenze, sia, soprattutto, per quanto riguarda il loro numero. Nel I secolo d.C. la prevalenza del rito dell’incinerazione determina l’importazione da Roma di urne marmoree, attestate però nell’isola in misura veramente esigua. Uno iato di quasi un secolo separa questi primi arrivi in Sardegna di esemplari della scultura funeraria di Roma dalla grande stagione dei sarcofagi decorati, oggetto di massiccia importazione soprattutto dalla capitale dell’impero, ma anche, seppure in misura ridotta, da Ostia, dalla Campania e da Cartagine, oltre che realizzati localmente imitando i prototipi dei grandi centri produttori. Nell’isola sono noti, al momento, poco meno di novanta sarcofagi di età romana, distribuiti in un arco temporale molto ampio, dalla metà del II secolo, con le prime importazioni da Roma, fino alla metà del V, quando si registra in Sardegna la presenza di esemplari usciti dalle officine di Cartagine nell’ambito della stagione produttiva che qui si sviluppa nella tarda antichità.
La scultura funeraria / Teatini, Alessandro. - (2021), pp. 336-343.
La scultura funeraria
Teatini
2021-01-01
Abstract
Il quadro generale della scultura funeraria di età romana in Sardegna muta sensibilmente tra il primo e il secondo secolo del Principato, sia in merito alla natura delle evidenze, sia, soprattutto, per quanto riguarda il loro numero. Nel I secolo d.C. la prevalenza del rito dell’incinerazione determina l’importazione da Roma di urne marmoree, attestate però nell’isola in misura veramente esigua. Uno iato di quasi un secolo separa questi primi arrivi in Sardegna di esemplari della scultura funeraria di Roma dalla grande stagione dei sarcofagi decorati, oggetto di massiccia importazione soprattutto dalla capitale dell’impero, ma anche, seppure in misura ridotta, da Ostia, dalla Campania e da Cartagine, oltre che realizzati localmente imitando i prototipi dei grandi centri produttori. Nell’isola sono noti, al momento, poco meno di novanta sarcofagi di età romana, distribuiti in un arco temporale molto ampio, dalla metà del II secolo, con le prime importazioni da Roma, fino alla metà del V, quando si registra in Sardegna la presenza di esemplari usciti dalle officine di Cartagine nell’ambito della stagione produttiva che qui si sviluppa nella tarda antichità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.