La monografia prende lo spunto da un articolo edito nel 1996 da Joan Ibba nella rivista “L’Alguer”. Lo studioso riportò all’attenzione degli Algheresi un fondamentale capitolo della storia ottocentesca della nostra Città: l’istituzione, tra il 1841 ed il 1842, di una biblioteca ad opera «di un numero di persone di civile condizione della città di Alghero, riunite in Società … che porterà per titolo “Gabinetto di lettura”». Lo scopo principale, come recita il relativo «Regolamento per il Gabinetto» «approvato dal Superiore Governo sotto la data delli 11 gennaio 1842» era quello di un utile trattenimento della cittadinanza con la lettura di giornali politici e letterari permessi dal Governo, oltre ai testi letterari, enciclopedie, opere periodiche. Data la totale assenza in Città di circoli letterari il “Gabinetto di lettura” ospitava anche saggi musicali degli allievi della Cappella Civica o conferenze di natura scientifico-umanistica. Nel marzo 1847, per esempio, il farmacista Cesare Loffredo sottopose all’attenzione dei convenuti un suo saggio risolutorio, frutto di lunghi e accurati studi, informando l’assemblea «d’aver trovato il mezzo di panizzare la radice dell’aro stante l’attuale penuria di grani» dovuta ad annate di carestia «con il divieto di esportazione del prodotto». Il volume è arricchito da numerosissimi documenti manoscritti inediti, missive del Viceré De Launay, del Vescovo Arduino, delibere della Municipalità algherese, tre diversi regolamenti predisposti per altrettante istituende Biblioteche, l’istituzione della Biblioteca Comunale intitolata al canonico Carmine Adami, l’inventario di tutti i fondi donati ed acquistati, gli storni, il Registro Provvisorio delle Lettere di Ricevuta e Risposta, gli elenchi dei libri lasciati in dono, ecc.
La Biblioteca Comunale di Alghero : dal Gabinetto di Lettura all'intitolazione al canonico Carmine Adami / Sechi, Marina. - (2021), pp. 5-100.
La Biblioteca Comunale di Alghero : dal Gabinetto di Lettura all'intitolazione al canonico Carmine Adami
sechi marina
2021-01-01
Abstract
La monografia prende lo spunto da un articolo edito nel 1996 da Joan Ibba nella rivista “L’Alguer”. Lo studioso riportò all’attenzione degli Algheresi un fondamentale capitolo della storia ottocentesca della nostra Città: l’istituzione, tra il 1841 ed il 1842, di una biblioteca ad opera «di un numero di persone di civile condizione della città di Alghero, riunite in Società … che porterà per titolo “Gabinetto di lettura”». Lo scopo principale, come recita il relativo «Regolamento per il Gabinetto» «approvato dal Superiore Governo sotto la data delli 11 gennaio 1842» era quello di un utile trattenimento della cittadinanza con la lettura di giornali politici e letterari permessi dal Governo, oltre ai testi letterari, enciclopedie, opere periodiche. Data la totale assenza in Città di circoli letterari il “Gabinetto di lettura” ospitava anche saggi musicali degli allievi della Cappella Civica o conferenze di natura scientifico-umanistica. Nel marzo 1847, per esempio, il farmacista Cesare Loffredo sottopose all’attenzione dei convenuti un suo saggio risolutorio, frutto di lunghi e accurati studi, informando l’assemblea «d’aver trovato il mezzo di panizzare la radice dell’aro stante l’attuale penuria di grani» dovuta ad annate di carestia «con il divieto di esportazione del prodotto». Il volume è arricchito da numerosissimi documenti manoscritti inediti, missive del Viceré De Launay, del Vescovo Arduino, delibere della Municipalità algherese, tre diversi regolamenti predisposti per altrettante istituende Biblioteche, l’istituzione della Biblioteca Comunale intitolata al canonico Carmine Adami, l’inventario di tutti i fondi donati ed acquistati, gli storni, il Registro Provvisorio delle Lettere di Ricevuta e Risposta, gli elenchi dei libri lasciati in dono, ecc.File | Dimensione | Formato | |
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