La tesi di una congenita ritrosia dei Sardi verso il mare e le sue attività, tanto cara alla storiografia locale, è stato ora posta in discussione da fortunate prospezioni subacquee che pur nella loro non sistematicità hanno permesso di individuare o supporre una miriade di approdi e rilevanti strutture portuali in uso fra età repubblicana e bizantina almeno a Turris Libisonis, Bosa, Tarrhi, Neapolis, Sulci, Nora, Karales, Olbia. Per Turris Libisonis, Karales, Sulci, Tarrhi, forse Nora, possiamo ipotizzare la presenza di più scali. L’interazione fra dati archeologici ed epigrafici permette di ricostruire fasi di vita di queste strutture e di fare il punto su alcuni servizi a queste connessi, sulla popolazione (locali o immigrati) che stabilmente o stagionalmente le frequentavano, sulle loro attività e sulle divinità, sui diritti e sulle merci che transitavano in questi scali. Ne emerge un quadro frammentario, ma non per questo meno utile, di alcuni aspetti della composita società nelle città di mare della Sardinia in età romana
Porti (e non approdi) in Sardinia / Ibba, Antonio. - (2021), pp. 197-228. (Intervento presentato al convegno Il Mediterraneo e la Storia: III. Documentando città portuali tenutosi a Capri (Na) nel 9-11 maggio 2019).
Porti (e non approdi) in Sardinia
Antonio Ibba
Writing – Original Draft Preparation
2021-01-01
Abstract
La tesi di una congenita ritrosia dei Sardi verso il mare e le sue attività, tanto cara alla storiografia locale, è stato ora posta in discussione da fortunate prospezioni subacquee che pur nella loro non sistematicità hanno permesso di individuare o supporre una miriade di approdi e rilevanti strutture portuali in uso fra età repubblicana e bizantina almeno a Turris Libisonis, Bosa, Tarrhi, Neapolis, Sulci, Nora, Karales, Olbia. Per Turris Libisonis, Karales, Sulci, Tarrhi, forse Nora, possiamo ipotizzare la presenza di più scali. L’interazione fra dati archeologici ed epigrafici permette di ricostruire fasi di vita di queste strutture e di fare il punto su alcuni servizi a queste connessi, sulla popolazione (locali o immigrati) che stabilmente o stagionalmente le frequentavano, sulle loro attività e sulle divinità, sui diritti e sulle merci che transitavano in questi scali. Ne emerge un quadro frammentario, ma non per questo meno utile, di alcuni aspetti della composita società nelle città di mare della Sardinia in età romanaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.