Questo volume nasce dall’esigenza di delineare il quadro delle nuove frontiere tracciate dalla Restorative Justice secondo le prospettive del più recente dibattito nazionale e internazionale. Un quadro molto articolato, come evidenzia lo spazio di crescente interesse che la giustizia riparativa occupa nella produzione scientifica e nel confronto esperto, che raccoglie riflessioni, domande, progettualità, obiettivi di lavoro per individuare nuove modalità partecipate di soluzione dei conflitti. Sullo sfondo, la tracciabilità di una convivenza sociale costantemente minacciata da atteggiamenti interni difensivi, espulsivi e securitari, e da corrispondenti sentimenti di sfiducia in una giustizia percepita come lontana e inefficace. La realtà attuale ci consente di rilevare come sia sempre più avvertita la necessità di un cambiamento in grado di recepire il malcontento senza cavalcarne l’onda auto-distruttiva, ma ascoltando le voci della non violenza, pure presenti nelle nostre comunità di vita e sempre più attive nei movimenti pacifisti e per l’uguaglianza di tutte e di tutti. È un cambiamento fondativo, questo, assunto dall’Agenda 2030, che considera obiettivi ineludibili promuovere «società pacifiche, giuste e inclusive, che siano libere dalla paura e dalla violenza», rafforzare protezione e benessere sociale, giustizia, non discriminazione: per la trasformazione del nostro mondo in un mondo sostenibile, un mondo migliore. Alla base vi è il rispetto della dignità umana, la consapevolezza che sono le persone a fare i loro mondi, e che i conflitti inascoltati o delegati mantengono aperte ferite e aumentano distanze; che le persone, per poter superare i conflitti, per rinarrare sé stesse e la propria storia in chiave trasformativa rispetto alle emozioni negative connesse a danni generati o subiti, devono sentire riconosciute le proprie verità e ascoltati i propri bisogni di riequilibrio.
Una giustizia riparativa "positiva" / Lodi, Ernesto; Lepri, Gian Luigi; Patrizi, Patrizia. - (2019), pp. 61-74.
Una giustizia riparativa "positiva"
Lepri, Gian Luigi;
2019-01-01
Abstract
Questo volume nasce dall’esigenza di delineare il quadro delle nuove frontiere tracciate dalla Restorative Justice secondo le prospettive del più recente dibattito nazionale e internazionale. Un quadro molto articolato, come evidenzia lo spazio di crescente interesse che la giustizia riparativa occupa nella produzione scientifica e nel confronto esperto, che raccoglie riflessioni, domande, progettualità, obiettivi di lavoro per individuare nuove modalità partecipate di soluzione dei conflitti. Sullo sfondo, la tracciabilità di una convivenza sociale costantemente minacciata da atteggiamenti interni difensivi, espulsivi e securitari, e da corrispondenti sentimenti di sfiducia in una giustizia percepita come lontana e inefficace. La realtà attuale ci consente di rilevare come sia sempre più avvertita la necessità di un cambiamento in grado di recepire il malcontento senza cavalcarne l’onda auto-distruttiva, ma ascoltando le voci della non violenza, pure presenti nelle nostre comunità di vita e sempre più attive nei movimenti pacifisti e per l’uguaglianza di tutte e di tutti. È un cambiamento fondativo, questo, assunto dall’Agenda 2030, che considera obiettivi ineludibili promuovere «società pacifiche, giuste e inclusive, che siano libere dalla paura e dalla violenza», rafforzare protezione e benessere sociale, giustizia, non discriminazione: per la trasformazione del nostro mondo in un mondo sostenibile, un mondo migliore. Alla base vi è il rispetto della dignità umana, la consapevolezza che sono le persone a fare i loro mondi, e che i conflitti inascoltati o delegati mantengono aperte ferite e aumentano distanze; che le persone, per poter superare i conflitti, per rinarrare sé stesse e la propria storia in chiave trasformativa rispetto alle emozioni negative connesse a danni generati o subiti, devono sentire riconosciute le proprie verità e ascoltati i propri bisogni di riequilibrio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.