Nel superare l’approccio tradizionale nello studio della ceramica, indicatore senza dubbio importante per l’archeologo, se si considerano la sua ampia diffusione in tutte le epoche, il fondamentale utilizzo nella valutazione delle strutture economiche, l’uso essenziale che ne viene fatto nelle determinazioni cronologiche, occorre considerare che le produzioni ceramiche hanno altre potenzialità informative, spesso trascurate. Partendo dal presupposto che la ceramica non deve essere isolata da altre espressioni di cultura materiale: la ceramica decorata in particolare, che, in una distinzione sempre meno marcata fra forme artigianali e artistiche, mostra in alcuni contesti culturali e cronologici stretti contatti e costanti interazioni con altre classi di manufatti tradizionalmente assegnati ad arti maggiori e minori. Nel contributo si focalizza l’attenzione sugli aspetti di reciproca influenza tra la ceramica e altri prodotti artigianali e artistici, segnatamente per quanto concerne l’età tardoantica e l’Alto Medioevo, nel dimostrare come tale prodotto entri pienamente nell’analisi delle inter-relazioni e delle reciproche dipendenze nella circolazione dei modelli, anche colti. La ceramica si accosta così, in modo certamente maggiore di di quanto normalmente si pensi (e di quanto talvolta è stato scritto) ad altre classi di materiali (come ad esempio le stoffe e le produzioni metalliche) e soprattutto ai prodotti delle arti dette “maggiori”, come la scultura, la pittura e i mosaici.

Modelli colti nella produzione ceramica di età tardoantica e altomedievale tra Oriente e Occidente / Spanu, P. G.. - (2019), pp. 343-385.

Modelli colti nella produzione ceramica di età tardoantica e altomedievale tra Oriente e Occidente

Spanu, P. G.
2019-01-01

Abstract

Nel superare l’approccio tradizionale nello studio della ceramica, indicatore senza dubbio importante per l’archeologo, se si considerano la sua ampia diffusione in tutte le epoche, il fondamentale utilizzo nella valutazione delle strutture economiche, l’uso essenziale che ne viene fatto nelle determinazioni cronologiche, occorre considerare che le produzioni ceramiche hanno altre potenzialità informative, spesso trascurate. Partendo dal presupposto che la ceramica non deve essere isolata da altre espressioni di cultura materiale: la ceramica decorata in particolare, che, in una distinzione sempre meno marcata fra forme artigianali e artistiche, mostra in alcuni contesti culturali e cronologici stretti contatti e costanti interazioni con altre classi di manufatti tradizionalmente assegnati ad arti maggiori e minori. Nel contributo si focalizza l’attenzione sugli aspetti di reciproca influenza tra la ceramica e altri prodotti artigianali e artistici, segnatamente per quanto concerne l’età tardoantica e l’Alto Medioevo, nel dimostrare come tale prodotto entri pienamente nell’analisi delle inter-relazioni e delle reciproche dipendenze nella circolazione dei modelli, anche colti. La ceramica si accosta così, in modo certamente maggiore di di quanto normalmente si pensi (e di quanto talvolta è stato scritto) ad altre classi di materiali (come ad esempio le stoffe e le produzioni metalliche) e soprattutto ai prodotti delle arti dette “maggiori”, come la scultura, la pittura e i mosaici.
2019
8862447620
Modelli colti nella produzione ceramica di età tardoantica e altomedievale tra Oriente e Occidente / Spanu, P. G.. - (2019), pp. 343-385.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/221934
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact