Nonostante sia riconosciuto a livello comunitario il ruolo cardine della pianificazione nelle politiche di riduzione e gestione di diverse categorie di rischio, ad oggi persistono diversi problemi relativi all’organizzazione delle misure di prevenzione. Inoltre, nell’epoca dei big data troppe aree della conoscenza che si interessano della gestione ambientale sono carenti di dati rilevanti, informazioni e conoscenze che limitano i processi decisionali. In questo sfondo, il tema del rischio ambientale pone le basi di un’ampia riflessione tra coloro che operano e lavorano sui paesaggi del rischio ai vari livelli nel territorio regionale per alimentare le condizioni tecnico-strutturali che consentano di elaborare e sostenere operativamente strategie di sviluppo, regole e indirizzi progettuali condivisi legati sia alla riduzione della complessità nella gestione dei processi decisionali a livello interdisciplinare, inter-competenze e inter-scala, sia alla costruzione di reti organizzative a livello inter-istituzionale per la gestione e la progettazione dei paesaggi del rischio. L’obiettivo della proposta mira alla costruzione di un modello di organizzazione territoriale per la gestione del rischio basato su una rete di osservatori permanenti di partecipazione territoriale (OPT), che funga da strumento operativo di interazione tra i decisori e soggetti pubblici e privati operanti nei contesti di riferimento per sondare le osservazioni locali, individuare e monitorare problemi ed esigenze, e definire soluzioni operative nelle fasi di prevenzione, mitigazione e gestione delle situazioni di emergenza.
La partecipazione nella prevenzione e gestione del rischio per l’organizzazione e lo sviluppo delle comunità locali: la costruzione di una rete di osservatori di partecipazione territoriale / Mastinu, Miriam; Plaisant, A.; Sini, Daniela. - (2017). (Intervento presentato al convegno XIX Conferenza Nazionale SIU Cambiamenti. Responsabilità e Strumenti per l’Urbanistica al Servizio del Paese).
La partecipazione nella prevenzione e gestione del rischio per l’organizzazione e lo sviluppo delle comunità locali: la costruzione di una rete di osservatori di partecipazione territoriale
MASTINU, MiriamData Curation
;Plaisant, A.
Methodology
;SINI, DanielaWriting – Original Draft Preparation
2017-01-01
Abstract
Nonostante sia riconosciuto a livello comunitario il ruolo cardine della pianificazione nelle politiche di riduzione e gestione di diverse categorie di rischio, ad oggi persistono diversi problemi relativi all’organizzazione delle misure di prevenzione. Inoltre, nell’epoca dei big data troppe aree della conoscenza che si interessano della gestione ambientale sono carenti di dati rilevanti, informazioni e conoscenze che limitano i processi decisionali. In questo sfondo, il tema del rischio ambientale pone le basi di un’ampia riflessione tra coloro che operano e lavorano sui paesaggi del rischio ai vari livelli nel territorio regionale per alimentare le condizioni tecnico-strutturali che consentano di elaborare e sostenere operativamente strategie di sviluppo, regole e indirizzi progettuali condivisi legati sia alla riduzione della complessità nella gestione dei processi decisionali a livello interdisciplinare, inter-competenze e inter-scala, sia alla costruzione di reti organizzative a livello inter-istituzionale per la gestione e la progettazione dei paesaggi del rischio. L’obiettivo della proposta mira alla costruzione di un modello di organizzazione territoriale per la gestione del rischio basato su una rete di osservatori permanenti di partecipazione territoriale (OPT), che funga da strumento operativo di interazione tra i decisori e soggetti pubblici e privati operanti nei contesti di riferimento per sondare le osservazioni locali, individuare e monitorare problemi ed esigenze, e definire soluzioni operative nelle fasi di prevenzione, mitigazione e gestione delle situazioni di emergenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.