Le società più evolute destinano il proprio tempo libero e/o liberato al viaggio allo scopo di soddisfare una pluralità di bisogni, i quali, come annota il Krippendorf, vanno dalla rigenerazione al riequilibrio, dalla fuga al completamento sociale ed alla comunicazione e si identificano in una maggiore apertura mentale, nell’autodeterminazione e autorealizzazione, nella libertà e nella felicità. Il “viaggio”, così, ha subito, nel tempo, una profonda modificazione, stimabile attraverso la velocità di crescita di una pluralità di “turismi alternativi” dai caratteri sostenibili o, quanto meno, ritenuti tali. Fra questi “nuovi” turismi si vuole qui argomentare su quello relativo al vino, il wine tourism che in questi ultimi anni ha incrementato, non solo in Italia, i propri fruitori/estimatori. Questi ultimi nel “girovagare per cantine” oltre a soddisfare il senso del gusto fanno proprio il terroir del luogo nei suoi significati fisici e antropici. Il vino, quindi, assume un valore non solo economico, ma anche comunicativo in quanto riesce a trasmettere i caratteri identitari e culturali del proprio territorio e rende lo stesso attraente come destinazione turistica. Nascono e si organizzano, così, gli itinerari del vino: vere e proprie strade che si snodano tra vigneti, toccando aziende vitivinicole e abitati in un contesto ambientale dai requisiti squisitamente rurali. La “strada del Vermentino” in Gallura, sub–regione della Sardegna settentrionale, ne è un esempio significativo in quanto da più tempo le cantine che la costituiscono si propongono come un vero e proprio insieme attrattivo per far partecipare queste terre dell’interno ad un turismo responsabile e rurale, in contrapposizione o complementare a quello costiero dai caratteri di massa, maturo e standardizzato. Sulla base delle aziende vitivinicole che si propongono come luogo di degustazione e vendita diretta del “Vermentino” si vuole qui, anche con l’utilizzo del Geographic Information System, indicare un itinerario tra “vino e vite”, capace di valorizzare il paesaggio in prospettiva di uno sviluppo locale sostenibile.

Un itinerario del vino per promuovere e valorizzare il terroir della Gallura in Sardegna / Battino, Silvia; Donato, Carlo. - (2018), pp. 203-219.

Un itinerario del vino per promuovere e valorizzare il terroir della Gallura in Sardegna

Battino Silvia
;
Donato Carlo
2018-01-01

Abstract

Le società più evolute destinano il proprio tempo libero e/o liberato al viaggio allo scopo di soddisfare una pluralità di bisogni, i quali, come annota il Krippendorf, vanno dalla rigenerazione al riequilibrio, dalla fuga al completamento sociale ed alla comunicazione e si identificano in una maggiore apertura mentale, nell’autodeterminazione e autorealizzazione, nella libertà e nella felicità. Il “viaggio”, così, ha subito, nel tempo, una profonda modificazione, stimabile attraverso la velocità di crescita di una pluralità di “turismi alternativi” dai caratteri sostenibili o, quanto meno, ritenuti tali. Fra questi “nuovi” turismi si vuole qui argomentare su quello relativo al vino, il wine tourism che in questi ultimi anni ha incrementato, non solo in Italia, i propri fruitori/estimatori. Questi ultimi nel “girovagare per cantine” oltre a soddisfare il senso del gusto fanno proprio il terroir del luogo nei suoi significati fisici e antropici. Il vino, quindi, assume un valore non solo economico, ma anche comunicativo in quanto riesce a trasmettere i caratteri identitari e culturali del proprio territorio e rende lo stesso attraente come destinazione turistica. Nascono e si organizzano, così, gli itinerari del vino: vere e proprie strade che si snodano tra vigneti, toccando aziende vitivinicole e abitati in un contesto ambientale dai requisiti squisitamente rurali. La “strada del Vermentino” in Gallura, sub–regione della Sardegna settentrionale, ne è un esempio significativo in quanto da più tempo le cantine che la costituiscono si propongono come un vero e proprio insieme attrattivo per far partecipare queste terre dell’interno ad un turismo responsabile e rurale, in contrapposizione o complementare a quello costiero dai caratteri di massa, maturo e standardizzato. Sulla base delle aziende vitivinicole che si propongono come luogo di degustazione e vendita diretta del “Vermentino” si vuole qui, anche con l’utilizzo del Geographic Information System, indicare un itinerario tra “vino e vite”, capace di valorizzare il paesaggio in prospettiva di uno sviluppo locale sostenibile.
2018
978-88-255-1244-1
Un itinerario del vino per promuovere e valorizzare il terroir della Gallura in Sardegna / Battino, Silvia; Donato, Carlo. - (2018), pp. 203-219.
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