Nell’osservare la realtà che ci circonda la nostra percezione non si risolve in una mera registrazione passiva di dati, ma si attiva proiettando degli schemi che ci permettono di scindere gli infiniti aspetti di cui consta il mondo e di formulare delle ipotesi sulla base delle nostre aspettative. A partire dalla contemporanea visione epistemologica delle relazioni tra spazio, corpo e mente e dai più recenti studi in campo neuroscientifico, lo spazio non è solo sfondo delle azioni dei soggetti che con esso si confrontano, ma parte di un processo soggettivo di percezione-azione. Lo spazio fornisce affordances -occasioni di azione- e la sua interpretazione è sempre dipendente dalla nostra percezione in una prospettiva d’azione: noi valutiamo ed organizziamo in un sistema il cui centro è costituito dal nostro corpo. Rispetto alla cornice, al campo di riferimento, luce e forme acquistano diversi significati a seconda dei reciproci orientamenti, nella definizione di spazi di invito all’azione. La strategia progettuale comune a tutti gli interventi realizzati dagli autori e presentati in questo libro, tre progetti di Scuole, è volta a strutturare uno spazio flessibile e disponibile alla sperimentazione e all'esplorazione attiva dei luoghi. Apprendere non significa solo raccogliere e memorizzare informazioni, ma acquisire la capacità di saperle selezionare, collegare, comprendere, applicare, integrare. E in questo processo lo spazio ricopre un ruolo determinante.
La percezione dinamica dello spazio. Tre progetti di scuole / Pusceddu, Fabrizio; Cabras, Lino; Farris, Silvia. - (2018).
La percezione dinamica dello spazio. Tre progetti di scuole
PUSCEDDU, Fabrizio;CABRAS, Lino;FARRIS, Silvia
2018-01-01
Abstract
Nell’osservare la realtà che ci circonda la nostra percezione non si risolve in una mera registrazione passiva di dati, ma si attiva proiettando degli schemi che ci permettono di scindere gli infiniti aspetti di cui consta il mondo e di formulare delle ipotesi sulla base delle nostre aspettative. A partire dalla contemporanea visione epistemologica delle relazioni tra spazio, corpo e mente e dai più recenti studi in campo neuroscientifico, lo spazio non è solo sfondo delle azioni dei soggetti che con esso si confrontano, ma parte di un processo soggettivo di percezione-azione. Lo spazio fornisce affordances -occasioni di azione- e la sua interpretazione è sempre dipendente dalla nostra percezione in una prospettiva d’azione: noi valutiamo ed organizziamo in un sistema il cui centro è costituito dal nostro corpo. Rispetto alla cornice, al campo di riferimento, luce e forme acquistano diversi significati a seconda dei reciproci orientamenti, nella definizione di spazi di invito all’azione. La strategia progettuale comune a tutti gli interventi realizzati dagli autori e presentati in questo libro, tre progetti di Scuole, è volta a strutturare uno spazio flessibile e disponibile alla sperimentazione e all'esplorazione attiva dei luoghi. Apprendere non significa solo raccogliere e memorizzare informazioni, ma acquisire la capacità di saperle selezionare, collegare, comprendere, applicare, integrare. E in questo processo lo spazio ricopre un ruolo determinante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.