Il tema oggetto del presente lavoro muove dalla considerazione che da quando il meccanismo di integrazione europea ha investito la materia della cooperazione giudiziaria, il fenomeno dell’incidenza della normazione e della giurisprudenza europea sulle legislazioni processuali nazionali ha assunto dimensioni sempre più rilevanti. Non è dato dubitare, pertanto, che la giurisprudenza europea abbia inciso anche sulla nozione di “oggetto del processo”, inteso quale specifico istituto processuale, che svolge le sue funzioni concrete nei confronti di tutti gli altri istituti quali, in estrema sintesi, il cumulo oggettivo di domande, la modificazione della domanda, la litispendenza e il giudicato materiale che si caratterizzano per il fatto di porre al loro fondamento il concetto dell’identità della domanda. In questa prospettiva si colloca un rinnovato interesse per la materia, suscitato dall’esame della giurisprudenza nazionale e comunitaria, specie per quanto riguarda i profili applicativi che di quel concetto (oggetto del processo) costituiscono concreta esplicazione: si pensi da un lato alle questioni, tutt’altro che chiuse, in tema d’identità della domanda e, dall’altro, ai riflessi in punto di giudicato, di litispendenza, di continenza e, infine, di modifica della domanda. Sotto questo profilo, l’attenzione al tema dell’oggetto del processo è incentrata sul concetto di identità della domanda e ai riflessi in punto di giudicato, di litispendenza, di continenza e, infine, di modifica della domanda. Più precisamente, il primo dato oggetto di esame riguarda l’analisi del concetto di identità di domanda, ai fini della dichiarazione della litispendenza secondo il diritto interno, in caso di pendenza della (stessa) causa davanti a giudici appartenenti allo stesso Stato nell’ipotesi di proposizione di una domanda di condanna successivamente alla pendenza della domanda di accertamento negativo in relazione al medesimo rapporto giuridico. Successivamente, l’analisi è volta a valutare la nozione di oggetto della domanda nell’applicazione fattane dalla Corte di Giustizia in punto di litispendenza comunitaria nell’ambito di situazioni analoghe rispetto a quelle di diritto interno, al fine di valutare il recepimento dei principi da essa affermati da parte degli orientamenti delle differenti Corti nazionali in tema di litispendenza comunitaria. Successivamente, l’analisi è volta ad analizzare i recenti orientamenti giurisprudenziali in tema di identità della domanda, con riferimento alla nozione di emendatio e mutio libelli. Infine, si individuano i criteri per definire il concetto di oggetto della domanda secondo il diritto italiano, muovendo da una comparazione del medesimo concetto nel diritto tedesco e in quello austriaco.
"Valori funzionali" del processo e domanda giudiziale. Contributo breve in tema di oggetto del processo / Serra, Maria Luisa. - 1:(2018), pp. 1-212.
"Valori funzionali" del processo e domanda giudiziale. Contributo breve in tema di oggetto del processo
SERRA Maria Luisa
2018-01-01
Abstract
Il tema oggetto del presente lavoro muove dalla considerazione che da quando il meccanismo di integrazione europea ha investito la materia della cooperazione giudiziaria, il fenomeno dell’incidenza della normazione e della giurisprudenza europea sulle legislazioni processuali nazionali ha assunto dimensioni sempre più rilevanti. Non è dato dubitare, pertanto, che la giurisprudenza europea abbia inciso anche sulla nozione di “oggetto del processo”, inteso quale specifico istituto processuale, che svolge le sue funzioni concrete nei confronti di tutti gli altri istituti quali, in estrema sintesi, il cumulo oggettivo di domande, la modificazione della domanda, la litispendenza e il giudicato materiale che si caratterizzano per il fatto di porre al loro fondamento il concetto dell’identità della domanda. In questa prospettiva si colloca un rinnovato interesse per la materia, suscitato dall’esame della giurisprudenza nazionale e comunitaria, specie per quanto riguarda i profili applicativi che di quel concetto (oggetto del processo) costituiscono concreta esplicazione: si pensi da un lato alle questioni, tutt’altro che chiuse, in tema d’identità della domanda e, dall’altro, ai riflessi in punto di giudicato, di litispendenza, di continenza e, infine, di modifica della domanda. Sotto questo profilo, l’attenzione al tema dell’oggetto del processo è incentrata sul concetto di identità della domanda e ai riflessi in punto di giudicato, di litispendenza, di continenza e, infine, di modifica della domanda. Più precisamente, il primo dato oggetto di esame riguarda l’analisi del concetto di identità di domanda, ai fini della dichiarazione della litispendenza secondo il diritto interno, in caso di pendenza della (stessa) causa davanti a giudici appartenenti allo stesso Stato nell’ipotesi di proposizione di una domanda di condanna successivamente alla pendenza della domanda di accertamento negativo in relazione al medesimo rapporto giuridico. Successivamente, l’analisi è volta a valutare la nozione di oggetto della domanda nell’applicazione fattane dalla Corte di Giustizia in punto di litispendenza comunitaria nell’ambito di situazioni analoghe rispetto a quelle di diritto interno, al fine di valutare il recepimento dei principi da essa affermati da parte degli orientamenti delle differenti Corti nazionali in tema di litispendenza comunitaria. Successivamente, l’analisi è volta ad analizzare i recenti orientamenti giurisprudenziali in tema di identità della domanda, con riferimento alla nozione di emendatio e mutio libelli. Infine, si individuano i criteri per definire il concetto di oggetto della domanda secondo il diritto italiano, muovendo da una comparazione del medesimo concetto nel diritto tedesco e in quello austriaco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.