Introduzione

Intorno al 1850, un medico di Amburgo, appassionato di archeologia, decide di incamminarsi per gli inesplorati sentieri di una “terra incognita”, rimasta fino ad allora fuori da tutti gli itinerari previsti per il “grand tour”: la Basilicata, terra boscosa e scura dal paesaggio talora nordico. Da quell’inconsueto ed eccentrico viaggio nascerà questo diario. Del quale colpisce anzitutto lo spirito pionieristico di un uomo di buon senso, che deve arrangiarsi in luoghi talora selvaggi, tra la diffidenza della popolazione e i disagi della strada. Schnars vorrebbe mostrarsi al lettore come visitatore “imparziale” che, proprio come un medico, redige senza emozioni le sue diagnosi. Ma, nonostante tutto, non riuscirà a mascherare i moti di una grande simpatia umana per i luoghi e le genti della Lucania; e il senso di una forte nostalgia che si accompagna al ricordo di una irripetibile avventura. E non solo di viaggio.