La mancata definizione del reale numero dei nuraghi presenti nel territorio isolano, genera non poche perplessità sul perché delle strutture così importanti dal punto di vista della tutela dei beni culturali e dello sviluppo turistico non siano state ancora definitivamente rilevate. Se è vero che i monumenti oggi rinvenuti, a prescindere dal loro stato di conservazione, rappresentano solo una parte di quelli presenti all’apice della “Civiltà nuragica”, è anche vero che un censimento meticoloso e completo non è stato finora eseguito. Esistono, infatti, valutazioni, ricerche e stime di natura diversa, da quelle archeologiche a quelle geografiche e cartografiche, ma nessuna di esse è in grado di offrire un quadro esaustivo. Si può anzi affermare che nemmeno il rilevamento dei monumenti effettuato dalla Regione in occasione del varo del Piano paesaggistico regionale fornisca, al riguardo, un valido aiuto. Svolto nell’ambito delle ricerche finalizzate alla costruzione della carta dei nuraghi condotte dal Laboratorio di cartografia “Pasquale Brandis”, il presente lavoro vuole rappresentare un ulteriore contributo geo-cartografico per censire in maniera completa questi monumenti, basandosi sulla rivisitazione, in chiave digitale e in ambiente GIS, della carta archeologica redatta da Giovanni Melis nei primi decenni del Novecento.
Contributo alla definizione del numero dei nuraghi della Sardegna: quando la carta storica è rivisitata in ambiente GIS / Scanu, Giuseppe; Podda, Cinzia. - (2015), pp. 731-742.
Contributo alla definizione del numero dei nuraghi della Sardegna: quando la carta storica è rivisitata in ambiente GIS
SCANU, Giuseppe;PODDA, Cinzia
2015-01-01
Abstract
La mancata definizione del reale numero dei nuraghi presenti nel territorio isolano, genera non poche perplessità sul perché delle strutture così importanti dal punto di vista della tutela dei beni culturali e dello sviluppo turistico non siano state ancora definitivamente rilevate. Se è vero che i monumenti oggi rinvenuti, a prescindere dal loro stato di conservazione, rappresentano solo una parte di quelli presenti all’apice della “Civiltà nuragica”, è anche vero che un censimento meticoloso e completo non è stato finora eseguito. Esistono, infatti, valutazioni, ricerche e stime di natura diversa, da quelle archeologiche a quelle geografiche e cartografiche, ma nessuna di esse è in grado di offrire un quadro esaustivo. Si può anzi affermare che nemmeno il rilevamento dei monumenti effettuato dalla Regione in occasione del varo del Piano paesaggistico regionale fornisca, al riguardo, un valido aiuto. Svolto nell’ambito delle ricerche finalizzate alla costruzione della carta dei nuraghi condotte dal Laboratorio di cartografia “Pasquale Brandis”, il presente lavoro vuole rappresentare un ulteriore contributo geo-cartografico per censire in maniera completa questi monumenti, basandosi sulla rivisitazione, in chiave digitale e in ambiente GIS, della carta archeologica redatta da Giovanni Melis nei primi decenni del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.