Introduzione. La presenza di stranieri in Italia è in continuo aumento, rappresentando attualmente l’8,8% della popolazione totale. Si stima che un milione siano minori stranieri regolari, pari al 10% della popolazione minorile. Ai minori migranti regolari si aggiungono i bambini stranieri irregolari, difficilmente censibili. Obiettivi. Raccogliere retrospettivamente l’esperienza assistenziale infermieristica a bambini stranieri e analizzare l’impatto delle differenze culturali sulle modalità di assistenza durante il ricovero in ospedale. Metodi. È stato condotto uno studio retrospettivo relativo al biennio 2014-2015 raccogliendo i dati tramite consultazione delle cartelle cliniche e dei registri infermieristici, e attraverso l’intervista del personale infermieristico e della maestra della scuola presente in ospedale, direttamente coinvolti nell’esperienza con i bambini stranieri. Risultati. Nel periodo di tempo considerato, sono stati visitati in totale 81 bambini stranieri di età media pari a 3.5 ± 3.8 anni; quasi la metà dei bambini era di età ≤ 1 anno (M:F = 1:1) e proveniva dall’Africa, mentre un terzo era proveniente da paesi dell’Est Europeo, circa un quinto dal continente asiatico e i rimanenti dalla Germania e dalla Norvegia. I più frequenti motivi di ricovero sono stati le gastroenteriti, i disordini alimentari, la febbre, le infezioni delle alte e basse vie respiratorie e, con minor frequenza, varicella, encefalite, otite, sincope e toxoplasmosi. Sono state riportate molte difficoltà relazionali tra i professionisti sanitari e i pazienti stranieri. Il primo problema rilevato riguardava l’incomprensione comunicativa che ha interessato soprattutto le mamme, talora per la scarsa conoscenza della nostra lingua e altre volte per ragioni culturali che precludono alle donne il dialogo con persone estranee alla loro famiglia. Il secondo problema emerso era quello degli stati di carenza nutrizionale dovuti a diete non equilibrate. Un esempio è l’allattamento al seno che, in alcuni bambini, ha rappresentato l’unica modalità di nutrizione fino ad oltre il primo anno di vita; in altri casi l’allattamento è stato invece rifiutato per motivi religiosi, così come il cibo offerto dalla mensa dell’ospedale. Conclusioni. E’ indispensabile che l’odierna assistenza infermieristica sia di tipo transculturale, in modo tale da garantire un servizio altamente qualificato e la scelta delle metodologie migliori da adottare a seconda dell’utente con cui ci si relaziona. Si rende pertanto necessaria l’istituzione di corsi di approfondimento e di integrazione delle scienze umane transculturali all’interno dei corsi di laurea in infermieristica, come già attuato da alcune Università italiane.

STUDIO SUI CONFRONTI INTERCULTURALI E LE PROBLEMATICHE ODIERNE RELATIVI ALL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO STRANIERO / Colantuomo, Cinzia; Clemente, Maria Grazia; Sabino, Clara; Antonucci, Roberto. - (2016). (Intervento presentato al convegno 2° CONGRESSO REGIONALE DI AREA PEDIATRICA tenutosi a Alghero (SS) nel 19 maggio 2016 - 21 maggio 2016).

STUDIO SUI CONFRONTI INTERCULTURALI E LE PROBLEMATICHE ODIERNE RELATIVI ALL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO STRANIERO

ANTONUCCI, Roberto
2016-01-01

Abstract

Introduzione. La presenza di stranieri in Italia è in continuo aumento, rappresentando attualmente l’8,8% della popolazione totale. Si stima che un milione siano minori stranieri regolari, pari al 10% della popolazione minorile. Ai minori migranti regolari si aggiungono i bambini stranieri irregolari, difficilmente censibili. Obiettivi. Raccogliere retrospettivamente l’esperienza assistenziale infermieristica a bambini stranieri e analizzare l’impatto delle differenze culturali sulle modalità di assistenza durante il ricovero in ospedale. Metodi. È stato condotto uno studio retrospettivo relativo al biennio 2014-2015 raccogliendo i dati tramite consultazione delle cartelle cliniche e dei registri infermieristici, e attraverso l’intervista del personale infermieristico e della maestra della scuola presente in ospedale, direttamente coinvolti nell’esperienza con i bambini stranieri. Risultati. Nel periodo di tempo considerato, sono stati visitati in totale 81 bambini stranieri di età media pari a 3.5 ± 3.8 anni; quasi la metà dei bambini era di età ≤ 1 anno (M:F = 1:1) e proveniva dall’Africa, mentre un terzo era proveniente da paesi dell’Est Europeo, circa un quinto dal continente asiatico e i rimanenti dalla Germania e dalla Norvegia. I più frequenti motivi di ricovero sono stati le gastroenteriti, i disordini alimentari, la febbre, le infezioni delle alte e basse vie respiratorie e, con minor frequenza, varicella, encefalite, otite, sincope e toxoplasmosi. Sono state riportate molte difficoltà relazionali tra i professionisti sanitari e i pazienti stranieri. Il primo problema rilevato riguardava l’incomprensione comunicativa che ha interessato soprattutto le mamme, talora per la scarsa conoscenza della nostra lingua e altre volte per ragioni culturali che precludono alle donne il dialogo con persone estranee alla loro famiglia. Il secondo problema emerso era quello degli stati di carenza nutrizionale dovuti a diete non equilibrate. Un esempio è l’allattamento al seno che, in alcuni bambini, ha rappresentato l’unica modalità di nutrizione fino ad oltre il primo anno di vita; in altri casi l’allattamento è stato invece rifiutato per motivi religiosi, così come il cibo offerto dalla mensa dell’ospedale. Conclusioni. E’ indispensabile che l’odierna assistenza infermieristica sia di tipo transculturale, in modo tale da garantire un servizio altamente qualificato e la scelta delle metodologie migliori da adottare a seconda dell’utente con cui ci si relaziona. Si rende pertanto necessaria l’istituzione di corsi di approfondimento e di integrazione delle scienze umane transculturali all’interno dei corsi di laurea in infermieristica, come già attuato da alcune Università italiane.
2016
STUDIO SUI CONFRONTI INTERCULTURALI E LE PROBLEMATICHE ODIERNE RELATIVI ALL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO STRANIERO / Colantuomo, Cinzia; Clemente, Maria Grazia; Sabino, Clara; Antonucci, Roberto. - (2016). (Intervento presentato al convegno 2° CONGRESSO REGIONALE DI AREA PEDIATRICA tenutosi a Alghero (SS) nel 19 maggio 2016 - 21 maggio 2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/162192
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