Introduzione. Tra i ruoli dell’infermiere in onco-ematologia pediatrica vi è quello di prevenire le complicanze da catetere venoso centrale (C.V.C.), quali le infezioni e la chiusura del lume. Tali complicanze possono verificarsi quando il catetere rimane inserito per almeno 6 mesi, periodo nel quale è più intensiva la terapia dei bambini con leucemia linfoblastica acuta (LLA). Obiettivi. Valutare l’incidenza di complicanze da C.V.C. e gli aspetti dell’assistenza infermieristica rilevanti per la loro prevenzione, in bambini seguiti per LLA presso un Day Hospital di Onco-ematologia pediatrica.. Metodi. Lo studio è stato condotto su 15 bambini affetti da LLA (9 M e 6 F; età media di 7 anni). Tutti i bambini sono stati sottoposti a rachicentesi e inserimento di C.V.C. a scopo diagnostico e terapeutico. Risultati. Come da protocollo, ogni bambino è stato sottoposto a n.1 rachicentesi a scopo diagnostico e a n. 16-18 rachicentesi medicate per la somministrazione della chemioterapia nel liquor per la profilassi della localizzazione della malattia a livello del S.N.C. Le complicanze osservate nei 15 casi sono state la chiusura del lume del C.V.C. e le infezioni. La chiusura del lume si è verificata più frequentemente nei bambini più piccoli di età e si è risolta tramite trattamento con Urokinasi (fiala da 100.000 U in 20 ml di soluzione fisiologica, di cui 2 ml sono stati immessi nel lume del catetere e fatti agire per 1-2 ore). Riguardo alle infezioni, in 1/3 dei casi esse erano sostenute da Gram+ e sono state trattate efficacemente con terapia antibiotica; in 2/3 dei casi, si sono registrate infezioni da Gram- e infezioni micotiche, che hanno reso necessaria la sostituzione del C.V.C. Conclusioni Ogni infermiere deve dare una Competente assistenza, attenendosi al proprio profilo professionale e codice deontologico. Il suo ruolo è centrale nell’assistenza, e le responsabilità non riguardano solo il mero aspetto tecnico-scientifico delle procedure, ma anche gli aspetti relazionali che si instaurano con il paziente. Un aspetto importante emerso nello studio è stato la necessità di istruire adeguatamente i genitori, o chi accudisce il bambino, alla gestione del C.V.C. a domicilio per una migliore prevenzione delle complicanze.

L’IMPORTANZA DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA NELLA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DA CVC NEL BAMBINO CON LEUCEMIA ACUTA / Cordeschi, Emilio; Clemente, Maria Grazia; Cosmi, Carlo; Sabino, Clara; Antonucci, Roberto. - (2016). (Intervento presentato al convegno 2° CONGRESSO REGIONALE DI AREA PEDIATRICA tenutosi a Alghero (SS) nel 19 maggio 2016 - 21 maggio 2016).

L’IMPORTANZA DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA NELLA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DA CVC NEL BAMBINO CON LEUCEMIA ACUTA

ANTONUCCI, Roberto
2016-01-01

Abstract

Introduzione. Tra i ruoli dell’infermiere in onco-ematologia pediatrica vi è quello di prevenire le complicanze da catetere venoso centrale (C.V.C.), quali le infezioni e la chiusura del lume. Tali complicanze possono verificarsi quando il catetere rimane inserito per almeno 6 mesi, periodo nel quale è più intensiva la terapia dei bambini con leucemia linfoblastica acuta (LLA). Obiettivi. Valutare l’incidenza di complicanze da C.V.C. e gli aspetti dell’assistenza infermieristica rilevanti per la loro prevenzione, in bambini seguiti per LLA presso un Day Hospital di Onco-ematologia pediatrica.. Metodi. Lo studio è stato condotto su 15 bambini affetti da LLA (9 M e 6 F; età media di 7 anni). Tutti i bambini sono stati sottoposti a rachicentesi e inserimento di C.V.C. a scopo diagnostico e terapeutico. Risultati. Come da protocollo, ogni bambino è stato sottoposto a n.1 rachicentesi a scopo diagnostico e a n. 16-18 rachicentesi medicate per la somministrazione della chemioterapia nel liquor per la profilassi della localizzazione della malattia a livello del S.N.C. Le complicanze osservate nei 15 casi sono state la chiusura del lume del C.V.C. e le infezioni. La chiusura del lume si è verificata più frequentemente nei bambini più piccoli di età e si è risolta tramite trattamento con Urokinasi (fiala da 100.000 U in 20 ml di soluzione fisiologica, di cui 2 ml sono stati immessi nel lume del catetere e fatti agire per 1-2 ore). Riguardo alle infezioni, in 1/3 dei casi esse erano sostenute da Gram+ e sono state trattate efficacemente con terapia antibiotica; in 2/3 dei casi, si sono registrate infezioni da Gram- e infezioni micotiche, che hanno reso necessaria la sostituzione del C.V.C. Conclusioni Ogni infermiere deve dare una Competente assistenza, attenendosi al proprio profilo professionale e codice deontologico. Il suo ruolo è centrale nell’assistenza, e le responsabilità non riguardano solo il mero aspetto tecnico-scientifico delle procedure, ma anche gli aspetti relazionali che si instaurano con il paziente. Un aspetto importante emerso nello studio è stato la necessità di istruire adeguatamente i genitori, o chi accudisce il bambino, alla gestione del C.V.C. a domicilio per una migliore prevenzione delle complicanze.
2016
L’IMPORTANZA DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA NELLA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DA CVC NEL BAMBINO CON LEUCEMIA ACUTA / Cordeschi, Emilio; Clemente, Maria Grazia; Cosmi, Carlo; Sabino, Clara; Antonucci, Roberto. - (2016). (Intervento presentato al convegno 2° CONGRESSO REGIONALE DI AREA PEDIATRICA tenutosi a Alghero (SS) nel 19 maggio 2016 - 21 maggio 2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/162191
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