INTRODUZIONE In Italia, ogni anno vengono confezionate circa 20.000 stomie digestive in pazienti con età inferiore ai 18 anni. L’assistenza al neonato stomizzato costituisce una realtà sempre più emergente grazie al miglioramento delle cure intensive neonatali che consentono la sopravvivenza dei neonati prematuri e non, con malformazioni complesse. OBIETTIVI L’obiettivo dello studio è quello di valutare gli interventi di assistenza infermieristica nelle fasi che precedono e seguono l’intervento chirurgico in neonati affetti da patologie per le quali si è dovuto ricorrere al confezionamento di una stomia. Si sono inoltre acquisiti dati riguardanti la casistica degli ultimi sei anni in una TIN sarda e quelli relativi alla tipologia di stomia, tenendo conto dell’età gestazione del neonato, l’età dei genitori e il luogo di provenienza. METODI Al fine di individuare i neonati per lo studio è stato consultato il registro dei ricoveri dal gennaio 2010 al dicembre 2015. Sono state poi esaminate tutte le cartelle medico/infermieristiche dei neonati stomizzati. I dati raccolti sono stati analizzati e rappresentati graficamente. RISULTATI Dallo studio è emerso che su un totale di 2281 ricoveri nel periodo preso in considerazione sono state confezionate 12 (0.5%) stomie digestive (M:F=1:1) di cui 11 colostomie e una sigmoidostomia, con maggiore incidenza nei pretermine.La degenza media varia da un minimo di 18 a un massimo di 42 giorni. L’età dei genitori è superiore ai 30 anni ma inferiore ai 40 anni. Gli interventi di assistenza infermieristica nel periodo preoperatorio erano prevalentemente mirati a far si che il neonato arrivasse nelle migliori condizioni possibili all’intervento. Si è effettuato un monitoraggio continuo dei parametri vitali per acquisire informazioni inerenti lo stato generale di salute. Sono state messe in atto azioni mirate al soddisfacimento dei bisogni primari e al ripristino delle condizioni psico-fisiche. Gli obiettivi assistenziali nel periodo postoperatorio miravano al mantenimento dell’integrità della cute peristomale attraverso un’adeguata cura dello stoma. Un numero importante di azioni erano rivolte ad assicurare al neonato una condizione di comfort e benessere anche attraverso il controllo e la gestione del dolore e a formare/informare i genitori nella gestione della stomia per facilitare l’adeguato posizionamento della sacca di raccolta. CONCLUSIONI L’infermiere, nel corso di patologie che portano al confezionamento di una stomia, è una figura fondamentale in tutte le fasi di evoluzione della patologia, pertanto deve essere adeguatamente preparato per rispondere ai bisogni del neonato e dei genitori che gli stanno accanto. Agisce prendendosi cura del neonato durante tutto il percorso, prima e dopo l’intervento, svolgendo non solo assistenza prettamente pratica, ma anche una funzione educativa nei riguardi dei genitori che dovranno prendersi cura del neonato e della stomia.
L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA DELLE STOMIE DIGESTIVE NEL NEONATO / Pinna, MARIA CATERINA; Clemente, Maria Grazia; Dessanti, Antonio; Ubertazzi, Michele; Olzai, Giorgio; Zicchi, Maria. - (2016). (Intervento presentato al convegno 2° CONGRESSO REGIONALE DI AREA PEDIATRICA tenutosi a Alghero (SS) nel 19 maggio 2016 - 21 maggio 2016).
L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA DELLE STOMIE DIGESTIVE NEL NEONATO
PINNA, MARIA CATERINA;CLEMENTE, Maria Grazia;DESSANTI, Antonio;UBERTAZZI, Michele;ZICCHI, Maria
2016-01-01
Abstract
INTRODUZIONE In Italia, ogni anno vengono confezionate circa 20.000 stomie digestive in pazienti con età inferiore ai 18 anni. L’assistenza al neonato stomizzato costituisce una realtà sempre più emergente grazie al miglioramento delle cure intensive neonatali che consentono la sopravvivenza dei neonati prematuri e non, con malformazioni complesse. OBIETTIVI L’obiettivo dello studio è quello di valutare gli interventi di assistenza infermieristica nelle fasi che precedono e seguono l’intervento chirurgico in neonati affetti da patologie per le quali si è dovuto ricorrere al confezionamento di una stomia. Si sono inoltre acquisiti dati riguardanti la casistica degli ultimi sei anni in una TIN sarda e quelli relativi alla tipologia di stomia, tenendo conto dell’età gestazione del neonato, l’età dei genitori e il luogo di provenienza. METODI Al fine di individuare i neonati per lo studio è stato consultato il registro dei ricoveri dal gennaio 2010 al dicembre 2015. Sono state poi esaminate tutte le cartelle medico/infermieristiche dei neonati stomizzati. I dati raccolti sono stati analizzati e rappresentati graficamente. RISULTATI Dallo studio è emerso che su un totale di 2281 ricoveri nel periodo preso in considerazione sono state confezionate 12 (0.5%) stomie digestive (M:F=1:1) di cui 11 colostomie e una sigmoidostomia, con maggiore incidenza nei pretermine.La degenza media varia da un minimo di 18 a un massimo di 42 giorni. L’età dei genitori è superiore ai 30 anni ma inferiore ai 40 anni. Gli interventi di assistenza infermieristica nel periodo preoperatorio erano prevalentemente mirati a far si che il neonato arrivasse nelle migliori condizioni possibili all’intervento. Si è effettuato un monitoraggio continuo dei parametri vitali per acquisire informazioni inerenti lo stato generale di salute. Sono state messe in atto azioni mirate al soddisfacimento dei bisogni primari e al ripristino delle condizioni psico-fisiche. Gli obiettivi assistenziali nel periodo postoperatorio miravano al mantenimento dell’integrità della cute peristomale attraverso un’adeguata cura dello stoma. Un numero importante di azioni erano rivolte ad assicurare al neonato una condizione di comfort e benessere anche attraverso il controllo e la gestione del dolore e a formare/informare i genitori nella gestione della stomia per facilitare l’adeguato posizionamento della sacca di raccolta. CONCLUSIONI L’infermiere, nel corso di patologie che portano al confezionamento di una stomia, è una figura fondamentale in tutte le fasi di evoluzione della patologia, pertanto deve essere adeguatamente preparato per rispondere ai bisogni del neonato e dei genitori che gli stanno accanto. Agisce prendendosi cura del neonato durante tutto il percorso, prima e dopo l’intervento, svolgendo non solo assistenza prettamente pratica, ma anche una funzione educativa nei riguardi dei genitori che dovranno prendersi cura del neonato e della stomia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.