ANORETTOPLASTICA SAGITTALE POSTERIORE MODIFICATA SECONDO LIEM NEL TRATTAMENTO DELLE MALFORMAZIONI ANORETTALI: L’ESPERIENZA DI UN REPARTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA IN SARDEGNA.

INTRODUZIONE Le Malformazioni Anorettali (MAR) hanno un’incidenza di 1/4000 nati vivi. Spesso associate ad altre malformazioni congenite, possono essere particolarmente severe soprattutto per i risultati non sempre soddisfacenti del trattamento tradizionale di anorettoplastica sagittale posteriore secondo Peña. Il chirurgo vietnamita Liem ha ideato una tecnica modificata che consente di evitare la colostomia temporanea protettiva preservando tutti gli elementi che contribuiscono al controllo sfinteriale da parte del bambino. Questa tecnica viene utilizzata oggi in Italia solo in due centri e uno di questi è la Chirurgia Pediatrica del nord Sardegna. OBIETTIVI Valutare i risultati dell’intervento di anorettoplastica sagittale posteriore modificata secondo Liem in bambini nati con MAR. METODI È stato condotto uno studio retrospettivo sulla casistica di bambini sottoposti ad intervento di anorettoplastica sagittale posteriore modificata secondo Liem presso la Chirurgia Pediatrica di una Unità Operativa Complessa della Sardegna tra il 2008 e il 2014. La valutazione durante il follow-up è stata effettuata utilizzando due scale di punteggio standardizzate a livello internazionale: la scala americana di Kelly e la scala giapponese JSGA (Japanese Study Group of Anorectal Anomalies). RISULTATI Lo studio ha riguardato 12 bambini (età media 5,7 anni; M:F=1:1). Dei 6 maschi, 1 era affetto da fistola perineale, 4 da fistola retto-uretrale e 1 presentava un ano imperforato senza fistola. Tra le femmine, 4 erano affette da fistola perineale e 2 da fistola vestibolare. Nel 50% dei pz maschi erano presenti anomalie associate: in tutti questi casi era presente un’agenesia renale. La frequenza delle sequele e delle complicanze post-operatorie nei due sessi è risulta simile ad eccezione del solo parametro di assenza di movimenti intestinali volontari che si è verificato solo nei maschi. La continenza fecale completa è stata raggiunta dal 58,3% dei pz, mentre l’83,3% ha presentato stipsi funzionale moderata. I risultati ottenuti sono stati buoni con entrambe le scale di valutazione in quanto in nessun caso si è avuto un punteggio molto scarso. Nella scala giapponese il 100% delle bambine e il 50% dei bambini ha raggiunto il punteggio buono. Nella scala americana 1/3 dei maschi e delle femmine ha avuto punteggio buono, 1/3 dei maschi e 2/3 delle femmine è risultato accettabile, 1/3 dei maschi e nessuna delle femmine è risultato scarso. La scarsa correlazione tra le due scale di valutazione è attribuibile ai diversi parametri presi in considerazione, per cui ogni paziente può aver ottenuto un risultato non comparabile tra le due scale. CONCLUSIONI. La qualità di vita ottenuta nel follow-up dalla quasi totalità dei pazienti valutati è risultata del tutto simile a quella di un soggetto normale di pari età. La tecnica di Liem può rappresentare un valido miglioramento dell’intervento tradizionale secondo Peña per la correzione delle MAR.