Il Lago Bidighinzu (Sardegna nord-occidentale, Italia) è un lago artificiale monomitico caldo le cui acque hanno un prevalente uso potabile. La sua condizione di iper-eutrofia, legata ad una non adeguata gestione dei reflui derivanti dalle attività antropiche svolte nel bacino idrografico, costituisce un problema gestionale rilevante, che si è cercato di mitigare nel corso degli anni. Il lago è una delle stazioni del sito N° 10 – Ecosistemi lacustri della Sardegna della rete nazionale, europea ed internazionale di ricerche ecologiche a lungo termine (LTER-Italy; www.lteritalia.it). Per valutare la presenza di trends pluriennali significativi su scala stagionale, le serie temporali (1978-2012) del fitoplancton e delle più importanti variabili ambientali sono state sottoposte al test non parametrico di Mann-Kendall. I risultati ottenuti sono stati valutati in relazione ai diversi interventi attuati nel tempo per ridurre l’eutrofizzazione, in un’ottica di gestione ecosistemica adattativa. Per i nutrienti, i trends stagionali hanno evidenziato una significativa diminuzione estiva in particolar modo per il fosforo totale, pur mantenendosi su livelli tipici dell’eutrofia. I Cianobatteri, considerati buoni indicatori trofici, non hanno mostrato tendenze significative, sebbene a livello di ordine, le Chroococcales siano aumentate significativamente in inverno e diminuite in estate e le Nostocales siano diminuite in primavera. I dati ottenuti hanno indicato che il lago ha mostrato variazioni significative ma non sufficienti per un reale miglioramento nel suo stato trofico e sottolineano la necessità di ulteriori sforzi gestionali nel territorio per migliorare la qualità dell’acqua e l’opportunità dell’adozione di sistemi sintomatici per superare periodi di particolare criticità.
Monitoraggio ambientale a lungo termine nel Lago Bidighinzu (Sardegna nord-occidentale, Italia) / Mariani, Maria Antonietta; Lai, G. G.; Buscarinu, P.; Padedda, Bachisio Mario; Pulina, S.; Casiddu, P.; Manca, B.; Farina, P.; Sechi, Nicola; Virdis, T.; Lugliè, Antonella Gesuina Laura. - (2014). (Intervento presentato al convegno Giornate di studio PIANI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE Strategie, Indicatori, Criticità tenutosi a Bologna DIBINEM - Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche Aula Magna - Clinica Odontoiatrica Via San Vitale, 59 nel 10 -11 dicembre 2014).
Monitoraggio ambientale a lungo termine nel Lago Bidighinzu (Sardegna nord-occidentale, Italia)
MARIANI, Maria Antonietta;PADEDDA, Bachisio Mario;Pulina, S.;SECHI, Nicola;LUGLIÈ, Antonella Gesuina Laura
2014-01-01
Abstract
Il Lago Bidighinzu (Sardegna nord-occidentale, Italia) è un lago artificiale monomitico caldo le cui acque hanno un prevalente uso potabile. La sua condizione di iper-eutrofia, legata ad una non adeguata gestione dei reflui derivanti dalle attività antropiche svolte nel bacino idrografico, costituisce un problema gestionale rilevante, che si è cercato di mitigare nel corso degli anni. Il lago è una delle stazioni del sito N° 10 – Ecosistemi lacustri della Sardegna della rete nazionale, europea ed internazionale di ricerche ecologiche a lungo termine (LTER-Italy; www.lteritalia.it). Per valutare la presenza di trends pluriennali significativi su scala stagionale, le serie temporali (1978-2012) del fitoplancton e delle più importanti variabili ambientali sono state sottoposte al test non parametrico di Mann-Kendall. I risultati ottenuti sono stati valutati in relazione ai diversi interventi attuati nel tempo per ridurre l’eutrofizzazione, in un’ottica di gestione ecosistemica adattativa. Per i nutrienti, i trends stagionali hanno evidenziato una significativa diminuzione estiva in particolar modo per il fosforo totale, pur mantenendosi su livelli tipici dell’eutrofia. I Cianobatteri, considerati buoni indicatori trofici, non hanno mostrato tendenze significative, sebbene a livello di ordine, le Chroococcales siano aumentate significativamente in inverno e diminuite in estate e le Nostocales siano diminuite in primavera. I dati ottenuti hanno indicato che il lago ha mostrato variazioni significative ma non sufficienti per un reale miglioramento nel suo stato trofico e sottolineano la necessità di ulteriori sforzi gestionali nel territorio per migliorare la qualità dell’acqua e l’opportunità dell’adozione di sistemi sintomatici per superare periodi di particolare criticità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.