Scopo della ricerca: L’ortodonzia del paziente “special need” non differisce, nello scopo, da tutti i trattamenti ortodontici: ripristino funzionale ed estetico dell’apparato stomatognatico. Lo scopo della ricerca è quello di descrivere casi clinici particolarmente interessanti e trarne considerazioni sugli approcci terapeutici e sulle strategie ortodontiche utili ad ottenere l ’obiettivo principale che è quello di migliorare lo stato di salute generale del nostro paziente. Materiali e metodi: i casi clinici selezionati , la cui patologia è stata oggetto di attenta revisione della letteratura scientifica, sono rappresentati dalla sindrome di Down, sindrome di Williams Bauren, la Fibrodisplasia Ossificante Progressiva. Di ciascuna sindrome si descrivono l’inquadramento storico, epidemiologico, gli aspetti clinici generali e le alterazioni oro-facciali e gli approcci terapeutici. Risultati: N°4 casi di pazienti affetti da Sindrome di Down(1). Sindrome identificata nel XVI secolo,frequenza I:1300 nati vivi. Duplicazione materiale genetico cromosoma 21. Ritardo mentale, facies caratteristica, meato uditivo stretto, solco palmare unico,V dito mano incurvato e corto, ipotonia muscolare generalizzata, malformazioni cardiache e gastrointestinali. Alterazioni oro-facciali peculiari: deficit dello sviluppo dimensionale del mascellare superiore e della base cranica, ipotonia dei muscoli masticatori, delle labbra e della lingua, anomalie dentarie. Terapia ortodontica: con placca di Castillo Morales e terapia ortodontica fissa. N°2 casi di Sindrome di Williams(2), descritta per la prima volta nel 1952, prevalenza alla nascita 1:20.000. Microdelezione del cromosoma7. Ritardo mentale, elfin face,anomalie cardiovascolari,ipertensione. Alterazioni oro-facciali peculiari: morso aperto, terza classe scheletrica, postura linguale bassa, anomalie dentarie. Terapia ortodontica funzionale, uso del Bionator e del regolatore di funzione di Frankel. N° 1 caso di Fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP),(3) descritta per la prima volta nel 1736. Frequenza 1:1.000.000 nati vivi. Difetto di un gene sul cromosoma 2. Traumi innescano ossificazione dei tessuti molli, progressione malattia nelle regioni dorsali, assiali e prossimali del corpo con evoluzione in quelle ventrali, appendicolari, caudali e distali. Alluce valgo. Importanti problematiche anestesiologiche. Alterazioni oro-facciali peculiari: ipoplasia mascellare, anchilosi dentarie. Terapia ortodontica atraumatica funzionale. Discussione e Conclusioni. Lo stato di salute del cavo orale dei pazienti osservati denuncia una grave condizione di quasi totale assenza di prevenzione in campo ortodontico. La prevenzione delle malformazioni scheletriche prevede interventi precoci, il cui risultato può condurre ad un miglioramento globale delle performance del paziente, come ad esempio può avvenire con la Placca di Castillo Morales nei piccoli pazienti affetti dalla Sindrome di Down. L’esperienza fatta ci induce affermare che il trattamento ortodontico del paziente con differenti gradi e tipi di disabilità non sia standardizzabile ma debba essere adattato di volta in volta alla compliance del paziente e della famiglia. Le prime fasi delle terapie ortodontiche, infatti, richiedono una gestione particolarmente attenta per favorire un buon adattamento alla nuova situazione del cavo orale determinata dai vari dispositivi ortodontici. Gestione del paziente che coinvolge non solo il professionista odontoiatra ma anche il pediatra, il neuropsichiatra infantile, il logoterapista, il fisioterapista e i familiari; solo dalla sinergia delle figure elencate si possono ottenere risultati soddisfacenti. Bibliografia. 1-Desaj SS, Flanagan TJ Orthodontic considerations in individuals with Down syndrome: a case report. Angle Orthod. 1999 Feb;69(1):85-8. 2)Pober BR..Syndrome di Williams-Beuren N Engl J Med. 362:362-252,2010. 3) Morales-Piga A, Kaplan FS. Osteochondral diseases and fibrodysplasia ossificans progressiva.Review.Adv Exp Med Biol. 2010;686:335-48.

Considerazioni sull’ortodonzia nel paziente disabile / Lugliè, Pietrina Francesca; Marina, Dettori; Giovanna, Congiu. - (2011). (Intervento presentato al convegno Congresso SIOH tenutosi a Paola nel 29-09730-10 2012).

Considerazioni sull’ortodonzia nel paziente disabile.

LUGLIÈ, Pietrina Francesca;
2011-01-01

Abstract

Scopo della ricerca: L’ortodonzia del paziente “special need” non differisce, nello scopo, da tutti i trattamenti ortodontici: ripristino funzionale ed estetico dell’apparato stomatognatico. Lo scopo della ricerca è quello di descrivere casi clinici particolarmente interessanti e trarne considerazioni sugli approcci terapeutici e sulle strategie ortodontiche utili ad ottenere l ’obiettivo principale che è quello di migliorare lo stato di salute generale del nostro paziente. Materiali e metodi: i casi clinici selezionati , la cui patologia è stata oggetto di attenta revisione della letteratura scientifica, sono rappresentati dalla sindrome di Down, sindrome di Williams Bauren, la Fibrodisplasia Ossificante Progressiva. Di ciascuna sindrome si descrivono l’inquadramento storico, epidemiologico, gli aspetti clinici generali e le alterazioni oro-facciali e gli approcci terapeutici. Risultati: N°4 casi di pazienti affetti da Sindrome di Down(1). Sindrome identificata nel XVI secolo,frequenza I:1300 nati vivi. Duplicazione materiale genetico cromosoma 21. Ritardo mentale, facies caratteristica, meato uditivo stretto, solco palmare unico,V dito mano incurvato e corto, ipotonia muscolare generalizzata, malformazioni cardiache e gastrointestinali. Alterazioni oro-facciali peculiari: deficit dello sviluppo dimensionale del mascellare superiore e della base cranica, ipotonia dei muscoli masticatori, delle labbra e della lingua, anomalie dentarie. Terapia ortodontica: con placca di Castillo Morales e terapia ortodontica fissa. N°2 casi di Sindrome di Williams(2), descritta per la prima volta nel 1952, prevalenza alla nascita 1:20.000. Microdelezione del cromosoma7. Ritardo mentale, elfin face,anomalie cardiovascolari,ipertensione. Alterazioni oro-facciali peculiari: morso aperto, terza classe scheletrica, postura linguale bassa, anomalie dentarie. Terapia ortodontica funzionale, uso del Bionator e del regolatore di funzione di Frankel. N° 1 caso di Fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP),(3) descritta per la prima volta nel 1736. Frequenza 1:1.000.000 nati vivi. Difetto di un gene sul cromosoma 2. Traumi innescano ossificazione dei tessuti molli, progressione malattia nelle regioni dorsali, assiali e prossimali del corpo con evoluzione in quelle ventrali, appendicolari, caudali e distali. Alluce valgo. Importanti problematiche anestesiologiche. Alterazioni oro-facciali peculiari: ipoplasia mascellare, anchilosi dentarie. Terapia ortodontica atraumatica funzionale. Discussione e Conclusioni. Lo stato di salute del cavo orale dei pazienti osservati denuncia una grave condizione di quasi totale assenza di prevenzione in campo ortodontico. La prevenzione delle malformazioni scheletriche prevede interventi precoci, il cui risultato può condurre ad un miglioramento globale delle performance del paziente, come ad esempio può avvenire con la Placca di Castillo Morales nei piccoli pazienti affetti dalla Sindrome di Down. L’esperienza fatta ci induce affermare che il trattamento ortodontico del paziente con differenti gradi e tipi di disabilità non sia standardizzabile ma debba essere adattato di volta in volta alla compliance del paziente e della famiglia. Le prime fasi delle terapie ortodontiche, infatti, richiedono una gestione particolarmente attenta per favorire un buon adattamento alla nuova situazione del cavo orale determinata dai vari dispositivi ortodontici. Gestione del paziente che coinvolge non solo il professionista odontoiatra ma anche il pediatra, il neuropsichiatra infantile, il logoterapista, il fisioterapista e i familiari; solo dalla sinergia delle figure elencate si possono ottenere risultati soddisfacenti. Bibliografia. 1-Desaj SS, Flanagan TJ Orthodontic considerations in individuals with Down syndrome: a case report. Angle Orthod. 1999 Feb;69(1):85-8. 2)Pober BR..Syndrome di Williams-Beuren N Engl J Med. 362:362-252,2010. 3) Morales-Piga A, Kaplan FS. Osteochondral diseases and fibrodysplasia ossificans progressiva.Review.Adv Exp Med Biol. 2010;686:335-48.
2011
Considerazioni sull’ortodonzia nel paziente disabile / Lugliè, Pietrina Francesca; Marina, Dettori; Giovanna, Congiu. - (2011). (Intervento presentato al convegno Congresso SIOH tenutosi a Paola nel 29-09730-10 2012).
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