Il potassio nell’uva è un attivatore enzimatico che ha un duplice effetto, uno diretto sulla qualità delle uve e uno indiretto sulla qualità del vino. E’ un promotore della fotosintesi ed è coinvolto nella traslocazione attiva degli zuccheri dalla foglia al frutto. In questo lavoro, si è voluta valutare l'influenza della concimazione potassica sulla produzione in termini qualitativi, valutando in particolare gli effetti del potassio sulla maturazione delle uve e sul prodotto enologico. La prova è stata condotta su un vigneto di proprietà dell'Azienda Vitivinicola Argiolas situato in agro di Senorbì (CA) in località "Sisini". La cultivar coltivata era “Vermentino”. Durante il primo anno di attività la tesi 1 è stata concimata con una dose di 60 kg/ha di K2O (120 kg/ha di solfato di potassio); la tesi 2 con una dose di 20 kg/ha di K2O (40 kg/ha di solfato di potassio); la tesi 3 fungeva da controllo non avendo ricevuto alcuna concimazione potassica. Per quanto riguarda il secondo anno di attività sperimentale le diverse tesi sono state concimate con una dose tripla di concimazione rispetto al primo anno: tesi 1 180 kg/ha di K2O; tesi 2 con una dose di 60 kg/ha di K2O; tesi 3 controllo. Durante il secondo anno di sperimentazione, su una sub-parcella delle tesi 1 e 2, sono state effettuate anche due somministrazioni di concime fogliare a distanza di 45 e 30 giorni prima della vendemmia. A questo scopo è stato utilizzato il prodotto POTASSIO 20 L (20% di K2O) alla concentrazione di 450 g/hl. Sia al primo che al secondo anno di sperimentazione è stata monitorata la maturazione dei grappoli valutando l'evoluzione dei solidi solubili totali, degli acidi (malico e tartarico) e dei polifenoli degli acini sino al momento della vendemmia. Inoltre è stato determinato l'assorbimento e l'accumulo di potassio nelle foglie (al momento dell’allegagione e all’invaiatura), nei tralci, nei grappoli e nel vino del 2009 e 2010. Dalle analisi del suolo, per quanto riguarda l’accumulo di potassio, non sono emerse differenze significative tra le diverse tesi. Non sono state osservate differenze significative sul livello di assorbimento di potassio né sull'accumulo di polifenoli nell'uva. Così è risultato anche per l’accumulo dei solidi solubili totali, apparentemente più rapido negli acini d'uva relativi alla tesi concimata con dose tripla di potassio. In ogni caso questa differenza non è stata confermata al momento finale della vendemmia. Dalle analisi del prodotto enologico il contenuto in potassio nel vino del 2010 è risultato nettamente superiore rispetto al vino dell’anno precedente.
Concimazione potassica, maturazione delle uve 'Vermentino' e qualità dei prodotti enologici / Dessena, Leonarda; Mulas, Maurizio; Mura, G.. - In: QUADERNI DI SCIENZE VITICOLE ED ENOLOGICHE.... - ISSN 1970-6545. - 32:(2013), pp. 281-286. (Intervento presentato al convegno IV Convegno Nazionale di Viticoltura - CONAVI 2012 tenutosi a Asti nel 10-12 luglio 2012).
Concimazione potassica, maturazione delle uve 'Vermentino' e qualità dei prodotti enologici
DESSENA, LeonardaMembro del Collaboration Group
;MULAS, Maurizio
Membro del Collaboration Group
;
2013-01-01
Abstract
Il potassio nell’uva è un attivatore enzimatico che ha un duplice effetto, uno diretto sulla qualità delle uve e uno indiretto sulla qualità del vino. E’ un promotore della fotosintesi ed è coinvolto nella traslocazione attiva degli zuccheri dalla foglia al frutto. In questo lavoro, si è voluta valutare l'influenza della concimazione potassica sulla produzione in termini qualitativi, valutando in particolare gli effetti del potassio sulla maturazione delle uve e sul prodotto enologico. La prova è stata condotta su un vigneto di proprietà dell'Azienda Vitivinicola Argiolas situato in agro di Senorbì (CA) in località "Sisini". La cultivar coltivata era “Vermentino”. Durante il primo anno di attività la tesi 1 è stata concimata con una dose di 60 kg/ha di K2O (120 kg/ha di solfato di potassio); la tesi 2 con una dose di 20 kg/ha di K2O (40 kg/ha di solfato di potassio); la tesi 3 fungeva da controllo non avendo ricevuto alcuna concimazione potassica. Per quanto riguarda il secondo anno di attività sperimentale le diverse tesi sono state concimate con una dose tripla di concimazione rispetto al primo anno: tesi 1 180 kg/ha di K2O; tesi 2 con una dose di 60 kg/ha di K2O; tesi 3 controllo. Durante il secondo anno di sperimentazione, su una sub-parcella delle tesi 1 e 2, sono state effettuate anche due somministrazioni di concime fogliare a distanza di 45 e 30 giorni prima della vendemmia. A questo scopo è stato utilizzato il prodotto POTASSIO 20 L (20% di K2O) alla concentrazione di 450 g/hl. Sia al primo che al secondo anno di sperimentazione è stata monitorata la maturazione dei grappoli valutando l'evoluzione dei solidi solubili totali, degli acidi (malico e tartarico) e dei polifenoli degli acini sino al momento della vendemmia. Inoltre è stato determinato l'assorbimento e l'accumulo di potassio nelle foglie (al momento dell’allegagione e all’invaiatura), nei tralci, nei grappoli e nel vino del 2009 e 2010. Dalle analisi del suolo, per quanto riguarda l’accumulo di potassio, non sono emerse differenze significative tra le diverse tesi. Non sono state osservate differenze significative sul livello di assorbimento di potassio né sull'accumulo di polifenoli nell'uva. Così è risultato anche per l’accumulo dei solidi solubili totali, apparentemente più rapido negli acini d'uva relativi alla tesi concimata con dose tripla di potassio. In ogni caso questa differenza non è stata confermata al momento finale della vendemmia. Dalle analisi del prodotto enologico il contenuto in potassio nel vino del 2010 è risultato nettamente superiore rispetto al vino dell’anno precedente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.