Che cos'è la pratica della costruzione degli scenari? Come può essere usata per la pianificazione? La costruzione degli scenari è simultaneamente qualcosa di meno e qualcosa di più dell'attività di previsione in senso stretto. È qualcosa di meno perché si può rilassare il legame strettamente strumentale tra la procedura, le tecniche, gli strumenti adoperati e il prodotto diretto dell'attività, che è la previsione: per quanto a prima vista paradossale, nel caso della costruzione degli scenari la tecnica per fare le previsioni non serve solo, né principalmente, allo scopo di fare le previsioni. E tutto questo perché la costruzione degli scenari è anche qualcosa di più della previsione: ciò che come pianificatori dovrebbe interessarci infatti non è tanto il risultato del processo di costruzione degli scenari - cioè gli scenari e la previsione -, ma il processo stesso . Quello che ci interessa di più sono in qualche modo i sottoprodotti, il fatto che il processo di costruzione degli scenari può produrre degli effetti intrinseci su e all'interno di un più ampio processo di pianificazione. Questi effetti intrinseci sono in primo luogo la costruzione di una conoscenza condivisa e controllabile, della quale i soggetti partecipanti si possono appropriare per la mobilitazione all'azione e al coordinamento collettivo. Tuttavia, tali effetti intrinseci si danno solo a certe condizioni. Questo libro è un'investigazione sulle condizioni che devono essere soddisfatte perché la costruzione degli scenari eserciti quegli effetti intrinseci in un più ampio processo di piano, e sia dunque un utile strumento per l'odierna pratica di pianificazione.
Costruzione degli scenari per la pianificazione / Blecic, Ivan. - (2012), pp. 1-169.
Costruzione degli scenari per la pianificazione
BLECIC, Ivan
2012-01-01
Abstract
Che cos'è la pratica della costruzione degli scenari? Come può essere usata per la pianificazione? La costruzione degli scenari è simultaneamente qualcosa di meno e qualcosa di più dell'attività di previsione in senso stretto. È qualcosa di meno perché si può rilassare il legame strettamente strumentale tra la procedura, le tecniche, gli strumenti adoperati e il prodotto diretto dell'attività, che è la previsione: per quanto a prima vista paradossale, nel caso della costruzione degli scenari la tecnica per fare le previsioni non serve solo, né principalmente, allo scopo di fare le previsioni. E tutto questo perché la costruzione degli scenari è anche qualcosa di più della previsione: ciò che come pianificatori dovrebbe interessarci infatti non è tanto il risultato del processo di costruzione degli scenari - cioè gli scenari e la previsione -, ma il processo stesso . Quello che ci interessa di più sono in qualche modo i sottoprodotti, il fatto che il processo di costruzione degli scenari può produrre degli effetti intrinseci su e all'interno di un più ampio processo di pianificazione. Questi effetti intrinseci sono in primo luogo la costruzione di una conoscenza condivisa e controllabile, della quale i soggetti partecipanti si possono appropriare per la mobilitazione all'azione e al coordinamento collettivo. Tuttavia, tali effetti intrinseci si danno solo a certe condizioni. Questo libro è un'investigazione sulle condizioni che devono essere soddisfatte perché la costruzione degli scenari eserciti quegli effetti intrinseci in un più ampio processo di piano, e sia dunque un utile strumento per l'odierna pratica di pianificazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.