A seguito della crisi economica del 2008, l’Unione Europea si è trovata pagare un costo umano molto elevato in termini di perdita di coesione sociale e di diffusione tra la popolazione di nuove esperienze di povertà. Tuttavia, secondo una concezione prettamente sociologica delle scienze economiche, la costruzione dell’idea di benessere tout court dovrebbe fare riferimento a una pluralità di aspetti e di valori non riferibili unicamente a beni materiali ma anche alle dimensioni sociali, personali e culturali che potrebbero incidere sull’effettivo soddisfacimento dei bisogni di ogni essere umano. Molti Stati europei si sono trovati schiacciati tra l’esigenza di garantire il mantenimento degli interventi di coesione sociale, per assicurare le garanzie minime di benessere alla popolazione, e il rispetto dei parametri di bilancio per la gestione del debito pubblico, per garantire anche provvedimenti adeguati per una equilibrata e sostenibile crescita economica. Lo scenario attuale pone alcune questioni critiche per la sopravvivenza del Modello Sociale Europeo così come si è affermato fino a oggi. Il saggio propone alcuni spunti di riflessione circa il rapporto tra le tendenze del Modello Sociale Europeo e la riforma dello Stato sociale italiano, avviata nel 2000 con la Legge Quadro n. 328, ma ancora lungi dal ritenersi realizzata in modo omogeneo, tesa al decentramento di alcuni settori specifici degli interventi di politica sociale e alla significativa contrazione delle risorse economiche a loro disposizione.

Der Sozialstaat in Italien zwischen der Krise der Weltmärkte und dem europäischen Sozialmodell / Branca, Giampiero. - (2014), pp. 77-93.

Der Sozialstaat in Italien zwischen der Krise der Weltmärkte und dem europäischen Sozialmodell

BRANCA, Giampiero
2014-01-01

Abstract

A seguito della crisi economica del 2008, l’Unione Europea si è trovata pagare un costo umano molto elevato in termini di perdita di coesione sociale e di diffusione tra la popolazione di nuove esperienze di povertà. Tuttavia, secondo una concezione prettamente sociologica delle scienze economiche, la costruzione dell’idea di benessere tout court dovrebbe fare riferimento a una pluralità di aspetti e di valori non riferibili unicamente a beni materiali ma anche alle dimensioni sociali, personali e culturali che potrebbero incidere sull’effettivo soddisfacimento dei bisogni di ogni essere umano. Molti Stati europei si sono trovati schiacciati tra l’esigenza di garantire il mantenimento degli interventi di coesione sociale, per assicurare le garanzie minime di benessere alla popolazione, e il rispetto dei parametri di bilancio per la gestione del debito pubblico, per garantire anche provvedimenti adeguati per una equilibrata e sostenibile crescita economica. Lo scenario attuale pone alcune questioni critiche per la sopravvivenza del Modello Sociale Europeo così come si è affermato fino a oggi. Il saggio propone alcuni spunti di riflessione circa il rapporto tra le tendenze del Modello Sociale Europeo e la riforma dello Stato sociale italiano, avviata nel 2000 con la Legge Quadro n. 328, ma ancora lungi dal ritenersi realizzata in modo omogeneo, tesa al decentramento di alcuni settori specifici degli interventi di politica sociale e alla significativa contrazione delle risorse economiche a loro disposizione.
2014
978-3-899-74957-1
Der Sozialstaat in Italien zwischen der Krise der Weltmärkte und dem europäischen Sozialmodell / Branca, Giampiero. - (2014), pp. 77-93.
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