Il catalogo della mostra grafica e fotografica illustra i risultati di una ricerca portata avanti dalle università di Cagliari (scavo nella necropoli a domus de janas di Montessu) e Sassari (analisi territoriale). Il titolo della mostra riassume gli aspetti peculiari del patrimonio archeologico di Villaperuccio, in cui i fenomeni dell’ipogeismo e del megalitismo costituiscono gli elementi distintivi. La ricognizione sistematica del territorio, l’esame dei caratteri morfologici, geolitologici, pedologici e idrografici, integrati in un’analisi di tipo site catchment, ha consentito di individuare il sistema insediativo che contraddistingue le fasi prenuragica e nuragica. Per il Neolitico recente e finale è caratterizzato da un tipo insediativo riconosciuto in altri contesti coevi della Sardegna, in zona fertile sub pianeggiante, nei pressi di un corso d’acqua (S’Arriorgiu). In tale sistema si associa l’area cultuale (allineamento di menhir di Terrazzu, Is Pedras Crocadas, Is Pireddas) che lambisce l’insediamento e quella funeraria, più distante, su medio versante (Montessu). Nel pieno Eneolitico si assiste a una diversificazione della tipologia insediativa, legata verosimilmente a differenti funzioni dei siti: abitativa nella piana del Lago di Monte Prano, di controllo nel medio versante del Monte Narcao. La fase nuragica è caratterizza da un sistema di controllo caratterizzato dalla presenza di nuraghi su quasi tutte le alture che sovrastano vallette fluviali: due linee da nord a sud , lungo il Gutturu Ponti e il Mannu e tre da est ad ovest, che mettono in comunicazione le prime due. Il quadro della frequentazione in età romana appare lacunoso: aree con reperti in superficie e tracce di riutilizzo dei nuraghi, queste ultime preferibilmente in aree pianeggianti e sub collinari.

Villaperuccio tra ipogeismo e megalitismo, testimonianze archeologiche dal Neolitico all’età romana / Atzeni, E; Melis, Maria Grazia. - (2000), pp. 1-96.

Villaperuccio tra ipogeismo e megalitismo, testimonianze archeologiche dal Neolitico all’età romana

MELIS, Maria Grazia
2000-01-01

Abstract

Il catalogo della mostra grafica e fotografica illustra i risultati di una ricerca portata avanti dalle università di Cagliari (scavo nella necropoli a domus de janas di Montessu) e Sassari (analisi territoriale). Il titolo della mostra riassume gli aspetti peculiari del patrimonio archeologico di Villaperuccio, in cui i fenomeni dell’ipogeismo e del megalitismo costituiscono gli elementi distintivi. La ricognizione sistematica del territorio, l’esame dei caratteri morfologici, geolitologici, pedologici e idrografici, integrati in un’analisi di tipo site catchment, ha consentito di individuare il sistema insediativo che contraddistingue le fasi prenuragica e nuragica. Per il Neolitico recente e finale è caratterizzato da un tipo insediativo riconosciuto in altri contesti coevi della Sardegna, in zona fertile sub pianeggiante, nei pressi di un corso d’acqua (S’Arriorgiu). In tale sistema si associa l’area cultuale (allineamento di menhir di Terrazzu, Is Pedras Crocadas, Is Pireddas) che lambisce l’insediamento e quella funeraria, più distante, su medio versante (Montessu). Nel pieno Eneolitico si assiste a una diversificazione della tipologia insediativa, legata verosimilmente a differenti funzioni dei siti: abitativa nella piana del Lago di Monte Prano, di controllo nel medio versante del Monte Narcao. La fase nuragica è caratterizza da un sistema di controllo caratterizzato dalla presenza di nuraghi su quasi tutte le alture che sovrastano vallette fluviali: due linee da nord a sud , lungo il Gutturu Ponti e il Mannu e tre da est ad ovest, che mettono in comunicazione le prime due. Il quadro della frequentazione in età romana appare lacunoso: aree con reperti in superficie e tracce di riutilizzo dei nuraghi, queste ultime preferibilmente in aree pianeggianti e sub collinari.
2000
Villaperuccio tra ipogeismo e megalitismo, testimonianze archeologiche dal Neolitico all’età romana / Atzeni, E; Melis, Maria Grazia. - (2000), pp. 1-96.
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