The latter half of the eighteenth century represents a fundamental step in the historical development of intention’s concept. By that time the traditional objectivist approach, linked to the original Doctrina Bartoli and culminating in the Carpzov’s dolus indirectus, loses force. Then an effective psychological dimension, in particular a volitive one, tends to emerge (to get established). In this historical phase the Italian criminal law doctrine plays an important role. Inter alia, Alberto De Simoni enhances the intention as content of mens rea, also proposing the assumption (overcome only by Carrara) for which the intention is consistent with the prediction of the event in terms of certainty and not of chance. De Simoni, then not only deepens the psychological content of intention, but also proposes a modern theory of evidence to ascertain it.

La seconda parte del diciottesimo secolo rappresenta una fase essenziale nello svolgimento storico del concetto di dolo. Perde ormai vigore la tradizionale impostazione oggettivistica, legata alla originaria Doctrina Bartoli e che culmina nel dolus indirectus di Carpzov. Tende allora ad affermarsi una effettiva dimensione psicologica, e in particolare volitiva. In questa fase storica assume un ruolo di rilievo la dottrina penalistica italiana. In particolare Alberto De Simoni valorizza l’intenzione come contenuto del dolo, proponendo anche l’assunto (superato solo con Carrara) per il quale l’intenzione è compatibile con la previsione dell’evento in termini di certezza e non di possibilità. Non solo poi De Simoni approfondisce il contenuto psicologico del dolo, ma propone una moderna teoria degli indizi per l’accertamento del dolo.

Il dolo tra affetto ed effetto: Alberto De Simoni e la scienza penalistica italiana della seconda metà del XVIII Secolo / Demuro, Giampaolo. - In: DIRITTO@STORIA. - ISSN 1825-0300. - 10:(2012).

Il dolo tra affetto ed effetto: Alberto De Simoni e la scienza penalistica italiana della seconda metà del XVIII Secolo

DEMURO, Giampaolo
2012-01-01

Abstract

The latter half of the eighteenth century represents a fundamental step in the historical development of intention’s concept. By that time the traditional objectivist approach, linked to the original Doctrina Bartoli and culminating in the Carpzov’s dolus indirectus, loses force. Then an effective psychological dimension, in particular a volitive one, tends to emerge (to get established). In this historical phase the Italian criminal law doctrine plays an important role. Inter alia, Alberto De Simoni enhances the intention as content of mens rea, also proposing the assumption (overcome only by Carrara) for which the intention is consistent with the prediction of the event in terms of certainty and not of chance. De Simoni, then not only deepens the psychological content of intention, but also proposes a modern theory of evidence to ascertain it.
2012
La seconda parte del diciottesimo secolo rappresenta una fase essenziale nello svolgimento storico del concetto di dolo. Perde ormai vigore la tradizionale impostazione oggettivistica, legata alla originaria Doctrina Bartoli e che culmina nel dolus indirectus di Carpzov. Tende allora ad affermarsi una effettiva dimensione psicologica, e in particolare volitiva. In questa fase storica assume un ruolo di rilievo la dottrina penalistica italiana. In particolare Alberto De Simoni valorizza l’intenzione come contenuto del dolo, proponendo anche l’assunto (superato solo con Carrara) per il quale l’intenzione è compatibile con la previsione dell’evento in termini di certezza e non di possibilità. Non solo poi De Simoni approfondisce il contenuto psicologico del dolo, ma propone una moderna teoria degli indizi per l’accertamento del dolo.
Il dolo tra affetto ed effetto: Alberto De Simoni e la scienza penalistica italiana della seconda metà del XVIII Secolo / Demuro, Giampaolo. - In: DIRITTO@STORIA. - ISSN 1825-0300. - 10:(2012).
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