Tadasuni sorge su un terrazzo lievemente acclive conformato sul versante dell’altopiano basaltico di Abbasanta che degrada verso una valle piuttosto stretta entro cui scorre il Tirso. Il territorio appare fortemente caratterizzato dalla presenza del fiume che ancora oggi, con la formazione del bacino del lago Omodeo costituisce in qualche misura un elemento catalizzante su cui si incentrano attività e convergono interessi. Dalla lettura delle tracce lasciate dall’uomo nel corso del tempo in queste terre emerge, infatti, che il legame con il Tirso rappresenta un fattore costante che lega passato e presente, mentre la ricchezza di documentazione archeologica relativa ad alcune fasi della preistoria ci indica il valore di preminenza che il territorio acquisì proprio in virtù di questa risorsa. La coesistenza del fiume, di suoli fertili, di terre soleggiate e protette ha determinato le condizioni favorevoli affinché a partire dall’ultima fase del Neolitico (fine IV- inizi III millennio a.C.) si sviluppassero forme di insediamento attestate dalla presenza di consistenti gruppi di tombe disposte, a distanza, lungo la valle. Anche la documentazione archeologica relativa alle epoche successive ci indica come il territorio prospiciente il Tirso fosse frequentato e sfruttato da gruppi umani che lo scelsero come luogo di vita e bacino di approvvigionamento delle risorse.

Le ricerche archeologiche nel territorio. Il periodo prenuragico. Il periodo nuragico. Rapporto tra monumenti e territorio / Depalmas, Anna. - (2006), pp. 17-56.

Le ricerche archeologiche nel territorio. Il periodo prenuragico. Il periodo nuragico. Rapporto tra monumenti e territorio

DEPALMAS, Anna
2006-01-01

Abstract

Tadasuni sorge su un terrazzo lievemente acclive conformato sul versante dell’altopiano basaltico di Abbasanta che degrada verso una valle piuttosto stretta entro cui scorre il Tirso. Il territorio appare fortemente caratterizzato dalla presenza del fiume che ancora oggi, con la formazione del bacino del lago Omodeo costituisce in qualche misura un elemento catalizzante su cui si incentrano attività e convergono interessi. Dalla lettura delle tracce lasciate dall’uomo nel corso del tempo in queste terre emerge, infatti, che il legame con il Tirso rappresenta un fattore costante che lega passato e presente, mentre la ricchezza di documentazione archeologica relativa ad alcune fasi della preistoria ci indica il valore di preminenza che il territorio acquisì proprio in virtù di questa risorsa. La coesistenza del fiume, di suoli fertili, di terre soleggiate e protette ha determinato le condizioni favorevoli affinché a partire dall’ultima fase del Neolitico (fine IV- inizi III millennio a.C.) si sviluppassero forme di insediamento attestate dalla presenza di consistenti gruppi di tombe disposte, a distanza, lungo la valle. Anche la documentazione archeologica relativa alle epoche successive ci indica come il territorio prospiciente il Tirso fosse frequentato e sfruttato da gruppi umani che lo scelsero come luogo di vita e bacino di approvvigionamento delle risorse.
2006
88-88246-94-0
Le ricerche archeologiche nel territorio. Il periodo prenuragico. Il periodo nuragico. Rapporto tra monumenti e territorio / Depalmas, Anna. - (2006), pp. 17-56.
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