Introduzione: Il radon è un gas radioattivo di origine naturale prodotto dal decadimento dell’uranio che, provenendo dal terreno, in presenza di fessure o aperture, può diffondere all’interno degli ambienti confinati di un edificio, tendendo a concentrarsi. L’esposizione al gas (classificato dall’OMS tra i cancerogeni di gruppo 1) incrementa il rischio di insorgenza di tumore polmonare, rispetto alla non esposizione, di circa 16% per ogni 100 Bq/m3. La probabilità di contrarre il tumore polmonare è proporzionale non solo alla concentrazione di radon in aria ed al tempo trascorso nei vari ambienti di vita sia residenziali che di lavoro ma anche al consumo di tabacco. Obiettivi: L’indagine (inserita in un più ampio contesto multicentrico) che fa seguito una rilevazione effettuata in palestre scolastiche della Provincia di Sassari, si prefigge di rilevare le concentrazioni di gas radon in aule di istituti scolastici di istruzione primaria e secondaria della provincia di Nuoro in relazione alla normativa di riferimento (Raccomandazione 143/90/Euratom; D.Lgs. 241/2000) per stimarne il rischio da esposizione nella suddetta zona. Metodi: A tal fine, è stato predisposto un protocollo di indagine, una specifica scheda di raccolta dati (identificativi dell’aula, strutturali, operativi, ecc.) con circa 100 item. Per la rilevazione del Radon, effettuata in continuo per 96 ore, è stato utilizzato uno strumento a fotodiodo (Radon monitor, model 1027), certificato EPA, che permette di “scaricare” i dati su un personal computer. Risultati: Fino ad ora sono state indagate 20 aule, prevalentemente (44,4%) costruite tra il 1900 ed il 1950, insistenti nel Comune di Nuoro. Soprattutto negli edifici meno recenti, è ampiamente diffuso l’impiego del granito come materiale di costruzione. In quasi tutte le aule il pavimento, realizzato in piastrelle, è a contatto diretto con il terreno; tutti i locali sono dotati di impianti di riscaldamento funzionante al mattino e privi di ricambio forzato d’aria ed aspirazione. La concentrazione media rilevata è stata di 137,7 Bqm3, con ampie e previste variazioni comprese da un minimo di 7,4 ad un massimo di 943,5 Bqm3, d.s. 229,5. Conclusioni: I dati preliminari evidenziano concentrazioni ampiamente superiori sia a quelle di palestre scolastiche della provincia di Sassari che alle rilevazioni effettuate in Sardegna da un’indagine nazionale dell’ISS e dell’ISPRA. Appare quindi necessario approfondire la valutazione e, soprattutto dove è stato ampiamente superato il “livello di azione” di 500 Bqm3, adottare iniziative volte alla riduzione della concentrazione di radon e del connesso rischio.

Rilevazioni di radon in aule scolastiche / Azara, Antonio Alfredo; Salis, G; Muresu, E; Masia, Maria Dolores; Castiglia, Paolo Giuseppino; Maida, A.. - (2010), pp. 464-464. (Intervento presentato al convegno Atti 44° Congresso Nazionale di Sanità Pubblica tenutosi a Venezia nel 3-6 ottobre 2010).

Rilevazioni di radon in aule scolastiche

MASIA, Maria Dolores;CASTIGLIA, Paolo Giuseppino;
2010-01-01

Abstract

Introduzione: Il radon è un gas radioattivo di origine naturale prodotto dal decadimento dell’uranio che, provenendo dal terreno, in presenza di fessure o aperture, può diffondere all’interno degli ambienti confinati di un edificio, tendendo a concentrarsi. L’esposizione al gas (classificato dall’OMS tra i cancerogeni di gruppo 1) incrementa il rischio di insorgenza di tumore polmonare, rispetto alla non esposizione, di circa 16% per ogni 100 Bq/m3. La probabilità di contrarre il tumore polmonare è proporzionale non solo alla concentrazione di radon in aria ed al tempo trascorso nei vari ambienti di vita sia residenziali che di lavoro ma anche al consumo di tabacco. Obiettivi: L’indagine (inserita in un più ampio contesto multicentrico) che fa seguito una rilevazione effettuata in palestre scolastiche della Provincia di Sassari, si prefigge di rilevare le concentrazioni di gas radon in aule di istituti scolastici di istruzione primaria e secondaria della provincia di Nuoro in relazione alla normativa di riferimento (Raccomandazione 143/90/Euratom; D.Lgs. 241/2000) per stimarne il rischio da esposizione nella suddetta zona. Metodi: A tal fine, è stato predisposto un protocollo di indagine, una specifica scheda di raccolta dati (identificativi dell’aula, strutturali, operativi, ecc.) con circa 100 item. Per la rilevazione del Radon, effettuata in continuo per 96 ore, è stato utilizzato uno strumento a fotodiodo (Radon monitor, model 1027), certificato EPA, che permette di “scaricare” i dati su un personal computer. Risultati: Fino ad ora sono state indagate 20 aule, prevalentemente (44,4%) costruite tra il 1900 ed il 1950, insistenti nel Comune di Nuoro. Soprattutto negli edifici meno recenti, è ampiamente diffuso l’impiego del granito come materiale di costruzione. In quasi tutte le aule il pavimento, realizzato in piastrelle, è a contatto diretto con il terreno; tutti i locali sono dotati di impianti di riscaldamento funzionante al mattino e privi di ricambio forzato d’aria ed aspirazione. La concentrazione media rilevata è stata di 137,7 Bqm3, con ampie e previste variazioni comprese da un minimo di 7,4 ad un massimo di 943,5 Bqm3, d.s. 229,5. Conclusioni: I dati preliminari evidenziano concentrazioni ampiamente superiori sia a quelle di palestre scolastiche della provincia di Sassari che alle rilevazioni effettuate in Sardegna da un’indagine nazionale dell’ISS e dell’ISPRA. Appare quindi necessario approfondire la valutazione e, soprattutto dove è stato ampiamente superato il “livello di azione” di 500 Bqm3, adottare iniziative volte alla riduzione della concentrazione di radon e del connesso rischio.
2010
Rilevazioni di radon in aule scolastiche / Azara, Antonio Alfredo; Salis, G; Muresu, E; Masia, Maria Dolores; Castiglia, Paolo Giuseppino; Maida, A.. - (2010), pp. 464-464. (Intervento presentato al convegno Atti 44° Congresso Nazionale di Sanità Pubblica tenutosi a Venezia nel 3-6 ottobre 2010).
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