L’Autore partendo dall’assunto dell’appartenenza dei porti marittimi al demanio (postulata dall’art. 28 c. nav. e dalla corrispondente previsione dell’art. 822 c.c.), fornisce un inquadramento della disciplina applicabile. Si sottolinea come per inquadrare la disciplina dei porti turistici si debba fare riferimento alla nozione di beni pubblici destinati alla navigazione ed in particolare all’art. 28 c. nav. che individua i beni del demanio marittimo, ovvero quei beni appartenenti al c.d. «demanio necessario» (nel codice della navigazione (con dato confermato dalla disciplina del codice civile) il porto, quale che sia la sua vocazione, risulta nel novero dei beni demaniali, ai sensi del richiamato art. 28 c. nav.). Viene dato atto di come il parziale riordino della materia, attraverso la l. 28 gennaio 1994, n. 84, a sua volta, riformato (d. lgs. 4 agosto 2016, n. 169), non abbia introdotto una definizione di porto ma si sia limitato, nell’art. 4, comma 3, lett. e), a prevedere la destinazione alla funzione «turistica e da diporto» dei porti delle tre classi della seconda categoria; il successivo d.lgs. n. 169 del 2016 non ha interessato i porti turistici. Viene posto in luce come relativamente all’aspetto dinamico, invece, una definizione di «porto turistico», differenziata da quella di «approdo turistico», e da quella di «punto di ormeggio», con inclusione di entrambe le categorie nell’ambito delle «strutture per la nautica da diporto», sia stata offerta a suo tempo e per la prima volta dall’art. 2, comma l, d.P.R. 2 dicembre 1997, n. 509, recante «Regolamento recante disciplina del procedimento di concessione di beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto, a norma dell’articolo 20, comma 8, della l. 15 marzo 1997, n. 59». Dopo aver trattato della natura demaniale del bene «porto» e delle infrastrutture per la nautica da diporto e dopo aver analizzato la persistenza di competenze statali rilevanti in tema di infrastrutture per la nautica da diporto, vengono infine analizzati i rapporti per l’utilizzazione delle infrastrutture per la nautica da diporto

L’inquadramento dei porti turistici / Pruneddu, Giovanni. - (2019), pp. 193-206.

L’inquadramento dei porti turistici

Giovanni Pruneddu
2019-01-01

Abstract

L’Autore partendo dall’assunto dell’appartenenza dei porti marittimi al demanio (postulata dall’art. 28 c. nav. e dalla corrispondente previsione dell’art. 822 c.c.), fornisce un inquadramento della disciplina applicabile. Si sottolinea come per inquadrare la disciplina dei porti turistici si debba fare riferimento alla nozione di beni pubblici destinati alla navigazione ed in particolare all’art. 28 c. nav. che individua i beni del demanio marittimo, ovvero quei beni appartenenti al c.d. «demanio necessario» (nel codice della navigazione (con dato confermato dalla disciplina del codice civile) il porto, quale che sia la sua vocazione, risulta nel novero dei beni demaniali, ai sensi del richiamato art. 28 c. nav.). Viene dato atto di come il parziale riordino della materia, attraverso la l. 28 gennaio 1994, n. 84, a sua volta, riformato (d. lgs. 4 agosto 2016, n. 169), non abbia introdotto una definizione di porto ma si sia limitato, nell’art. 4, comma 3, lett. e), a prevedere la destinazione alla funzione «turistica e da diporto» dei porti delle tre classi della seconda categoria; il successivo d.lgs. n. 169 del 2016 non ha interessato i porti turistici. Viene posto in luce come relativamente all’aspetto dinamico, invece, una definizione di «porto turistico», differenziata da quella di «approdo turistico», e da quella di «punto di ormeggio», con inclusione di entrambe le categorie nell’ambito delle «strutture per la nautica da diporto», sia stata offerta a suo tempo e per la prima volta dall’art. 2, comma l, d.P.R. 2 dicembre 1997, n. 509, recante «Regolamento recante disciplina del procedimento di concessione di beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto, a norma dell’articolo 20, comma 8, della l. 15 marzo 1997, n. 59». Dopo aver trattato della natura demaniale del bene «porto» e delle infrastrutture per la nautica da diporto e dopo aver analizzato la persistenza di competenze statali rilevanti in tema di infrastrutture per la nautica da diporto, vengono infine analizzati i rapporti per l’utilizzazione delle infrastrutture per la nautica da diporto
2019
9788491237341
L’inquadramento dei porti turistici / Pruneddu, Giovanni. - (2019), pp. 193-206.
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