The relationship between the global change and the transformation of the city is not direct nor univocal, but it’s rather controlled by urban politics and strategies carried out in local contexts referred to specific targets, means and communication among its different parts. Often the actions encourage gentrification processes towards an increase of the social and spatial split in the City. The way communities or individuals represent themselves within the public space, or more preci- sly the way they take care of it, shows us the cultural representations intrinsic to the space itself. The multicultural issue is strictly connected to the urban phenomenon. The city has always been the place where the foreigner had learnt to live together with the others, by composing a common mosaic in spite of the diversities, beliefs, ambitions and rythmes. The city has to find a balance between the attempt of accepting diversities and managing the common order. Closely related to this issue is the concept of fragmentation starting from urban order, wi- dely investigated in urban sociology: providing spatial chances for a personal and gradual appropriation of the places, “being a part of” by means of knoledge and action processes

Parlare di frammento è un modo come un altro per dire rottura di un ordine, o la rottura di una maniera come le altre di combinare la natura plurale insita nella città. I diversi contesti storici e geografici hanno contribuito ad un’evoluzione della composizione di questa diversità, che ha preso così forme multiple nella storia, offrendo altrettante imma - gini riguardo alla disposizione dell’ordine urbano. Appare necessario comprendere la necessità di modificazione al di là della forma del tessuto urbano e più precisamente in relazione all’appropriazione, legata alle nuove esigenze e ai limiti d’accesso, all’alloggio, alle azioni speculative. Ma l’intenzione d’abitare talvolta sembra correre più rapidamente del modo di adeguarsi delle sue strutture spaziali portando ad una accelerazione sempre più verso un processo desueto, in cui gli edifici costruiti appaiono ormai inadeguati ad accogliere nuove forme del vivere, variabili e molteplici. “Sia che si guardi alla situazione nazionale e, a maggior ragione, a quella mondiale non si ha l’impressione che «siamo arrivati a interessarci del benessere dei nostri vicini contem- poranei», né sembra che la simpatia verso le generazioni future sia così generalizzata. La «dittatura del presente» sembra avere tanta rilevanza da ostacolare l’affermarsi dei valori di sostenibilità e delle relative politiche (per quel poco che si fa); tuttavia se qualche spiraglio si intravede nella giusta direzione, ciò sembra dipendere dal fatto che il futuro disastroso (effetto dell’indifferenza nei riguardi della sostenibilità e per le condizioni dell’ambiente), si presenta sempre più prossimo fino ad essere, in un certo senso, il futuro delle stesse gene - razioni «presenti» (Indovina, 2003).

The collective dimension of the multicultural city / Faiferri, Massimo; Bartocci, Samanta; Pusceddu, Fabrizio. - (2019), pp. 226-233.

The collective dimension of the multicultural city

Massimo Faiferri
;
Samanta Bartocci
;
Fabrizio Pusceddu
2019-01-01

Abstract

The relationship between the global change and the transformation of the city is not direct nor univocal, but it’s rather controlled by urban politics and strategies carried out in local contexts referred to specific targets, means and communication among its different parts. Often the actions encourage gentrification processes towards an increase of the social and spatial split in the City. The way communities or individuals represent themselves within the public space, or more preci- sly the way they take care of it, shows us the cultural representations intrinsic to the space itself. The multicultural issue is strictly connected to the urban phenomenon. The city has always been the place where the foreigner had learnt to live together with the others, by composing a common mosaic in spite of the diversities, beliefs, ambitions and rythmes. The city has to find a balance between the attempt of accepting diversities and managing the common order. Closely related to this issue is the concept of fragmentation starting from urban order, wi- dely investigated in urban sociology: providing spatial chances for a personal and gradual appropriation of the places, “being a part of” by means of knoledge and action processes
2019
9788825520439
Parlare di frammento è un modo come un altro per dire rottura di un ordine, o la rottura di una maniera come le altre di combinare la natura plurale insita nella città. I diversi contesti storici e geografici hanno contribuito ad un’evoluzione della composizione di questa diversità, che ha preso così forme multiple nella storia, offrendo altrettante imma - gini riguardo alla disposizione dell’ordine urbano. Appare necessario comprendere la necessità di modificazione al di là della forma del tessuto urbano e più precisamente in relazione all’appropriazione, legata alle nuove esigenze e ai limiti d’accesso, all’alloggio, alle azioni speculative. Ma l’intenzione d’abitare talvolta sembra correre più rapidamente del modo di adeguarsi delle sue strutture spaziali portando ad una accelerazione sempre più verso un processo desueto, in cui gli edifici costruiti appaiono ormai inadeguati ad accogliere nuove forme del vivere, variabili e molteplici. “Sia che si guardi alla situazione nazionale e, a maggior ragione, a quella mondiale non si ha l’impressione che «siamo arrivati a interessarci del benessere dei nostri vicini contem- poranei», né sembra che la simpatia verso le generazioni future sia così generalizzata. La «dittatura del presente» sembra avere tanta rilevanza da ostacolare l’affermarsi dei valori di sostenibilità e delle relative politiche (per quel poco che si fa); tuttavia se qualche spiraglio si intravede nella giusta direzione, ciò sembra dipendere dal fatto che il futuro disastroso (effetto dell’indifferenza nei riguardi della sostenibilità e per le condizioni dell’ambiente), si presenta sempre più prossimo fino ad essere, in un certo senso, il futuro delle stesse gene - razioni «presenti» (Indovina, 2003).
The collective dimension of the multicultural city / Faiferri, Massimo; Bartocci, Samanta; Pusceddu, Fabrizio. - (2019), pp. 226-233.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/231186
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact