La guerra «più poetica e letteraria della storia inglese», come è spesso definita ispirò ben 3000 opere, realizzate da un altrettanto imponente numero di war writers o war poets, più di 2000, un quarto dei quali si arruolò effettivamente e dedicò pagine di versi e prosa alla tragedia individuale e collettiva di un evento senza precedenti. Quella letteratura rimane in parte, ancora oggi, trascurata, eppure costituisce una testimonianza importante sulla quale vale la pena soffermarsi nel centenario della Grande Guerra. In quest’ottica, il capitolo si propone di approfondire la rappresentazione di quel conflitto in una selezione di scritti di Robert Graves, John McCrae e Harry Midgley, scrittori-soldato che combatterono con le armi e le parole una guerra tanto grande quanto grandiosa (nell’espressione ‘Great War’ è questo il doppio significato dell’aggettivo great), rivelando talvolta l’inesorabile noncuranza e «la cinica incompetenza degli alti comandi britannici». Il valore delle loro opere risiede nell’uso della scrittura come veicolo di memoria e dissenso e nella capacità di raccontare un conflitto che aveva poco a che fare con la imagined war di Masterman e dei suoi sostenitori. Nel centenario della prima guerra mondiale, il dovere della memoria è anche quello di valorizzare il contributo di poet soldiers le cui opere sono considerate secondarie rispetto a quelle dei grandi scrittori della letteratura anglofona di guerra (si pensi agli inglesi Wilfred Owen (1893-1918) e Siegfried Sassoon (1886-1967) o all’americano Ernest Hemingway (1899-1961), ma che consentono di avviare nuove riflessioni sull’eredità e l’attualità di quel drammatico passato condiviso.

Lest We Forget. La Grande Guerra in un trittico di scrittori anglofoni. Scrittura, memoria, dissenso / Salis, Loredana. - 32:(2016), pp. 197-222.

Lest We Forget. La Grande Guerra in un trittico di scrittori anglofoni. Scrittura, memoria, dissenso

SALIS, Loredana
2016-01-01

Abstract

La guerra «più poetica e letteraria della storia inglese», come è spesso definita ispirò ben 3000 opere, realizzate da un altrettanto imponente numero di war writers o war poets, più di 2000, un quarto dei quali si arruolò effettivamente e dedicò pagine di versi e prosa alla tragedia individuale e collettiva di un evento senza precedenti. Quella letteratura rimane in parte, ancora oggi, trascurata, eppure costituisce una testimonianza importante sulla quale vale la pena soffermarsi nel centenario della Grande Guerra. In quest’ottica, il capitolo si propone di approfondire la rappresentazione di quel conflitto in una selezione di scritti di Robert Graves, John McCrae e Harry Midgley, scrittori-soldato che combatterono con le armi e le parole una guerra tanto grande quanto grandiosa (nell’espressione ‘Great War’ è questo il doppio significato dell’aggettivo great), rivelando talvolta l’inesorabile noncuranza e «la cinica incompetenza degli alti comandi britannici». Il valore delle loro opere risiede nell’uso della scrittura come veicolo di memoria e dissenso e nella capacità di raccontare un conflitto che aveva poco a che fare con la imagined war di Masterman e dei suoi sostenitori. Nel centenario della prima guerra mondiale, il dovere della memoria è anche quello di valorizzare il contributo di poet soldiers le cui opere sono considerate secondarie rispetto a quelle dei grandi scrittori della letteratura anglofona di guerra (si pensi agli inglesi Wilfred Owen (1893-1918) e Siegfried Sassoon (1886-1967) o all’americano Ernest Hemingway (1899-1961), ma che consentono di avviare nuove riflessioni sull’eredità e l’attualità di quel drammatico passato condiviso.
2016
9788846742865
Lest We Forget. La Grande Guerra in un trittico di scrittori anglofoni. Scrittura, memoria, dissenso / Salis, Loredana. - 32:(2016), pp. 197-222.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11388/179075
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact